Cronaca

Inchiesta Elimediterranea, Giancotti passa dal carcere ai domiciliari

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Il Tribunale del riesame ha alleggerito la custodia cautelare per uno degli indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato

Dal carcere ai domiciliari. I giudici del Tribunale del riesame di Catanzaro ha alleggerito la misura cautelare  per il funzionario della Protezione civile Nicola Giancotti, 58 anni, di Sellia Marina, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato , insieme ad altri tre indagati, nell'ambito dell' inchiesta  "Elimediterranea", accogliendo la richiesta dell'avvocato Antonio Morrone. Nelle scorse settimane il Tdl aveva revocato i domiciliari per Giuseppe Speziali, che è sottoposto al solo obbligo di firma e ai titolari della società vicentina, Giuseppe e Luigi Tornello, tornati in libertà.


Le indagini. L'inchiesta istruita dal sostituto procuratore di Catanzaro Alessandro Prontera e coordinata dall'aggiunto Giovanni Bombardieri aveva portato anche al sequestro di beni per oltre 250mila euro. Al centro dell’inchiesta della Procura del capoluogo, la società vicentina “Elimediterranea Spa”, proprietaria degli elicotteri che per parecchi anni hanno operato in Calabria nel settore dell’incendio boschivo. Secondo l’accusa, gli indagati sarebbero riusciti a farsi liquidare due volte dalla Protezione civile fatture già pagate, per un totale appunto di 250mila euro.

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