Strage di Capaci, gli alunni della De Amicis in visita nell’aula bunker di Palermo

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Una delegazione di studenti della scuola di Vibo rappresenterà idealmente le scuole italiane nell’aula bunker dell’Ucciardone, per le commemorazioni in occasione del 25esimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio

Sarà una delegazione di studenti della De Amicis di Vibo Valentia, accompagnati dal maestro Antonio Macrì, a rappresentare idealmente le scuole italiane nell’aula bunker dell’Ucciardone martedì 23 maggio, in occasione del 25esimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Gli studenti – spiega una nota – “sono stati infatti selezionati ed invitati dal Miur a scrivere e interpretare una filastrocca, dedicata ai due giudici, a Francesca Morvillo ed agli uomini della scorta, assassinati dalla mafia nel 1992, scritta dagli stessi alunni insieme ai loro docenti. La reciteranno nello stesso luogo dove si celebrò il primo grande processo a cosa nostra, il famoso Maxiprocesso di Palermo e dove, il 23 maggio di ogni anno, si ricordano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che con le loro intuizioni quel dibattimento resero possibile, e le altre vittime/eroi degli eccidi di Capaci e Via D’Amelio. Un’occasione che quest’anno, a 25 dalle stragi ed a 30 dalla storica sentenza del maxiprocesso, acquista una valenza particolare”.

Le nuove generazioni. “La forza espressa – prosegue la nota – dalle nuove generazioni e il nuovo protagonismo studentesco che si va sempre più affermando – con 70.000 studenti che parteciperanno sul territorio nazionale alla manifestazione “PalermochiamaItalia” – all’interno delle attività di educazione alla cittadinanza attiva e democratica – più volte richiamate dal presidente del Senato Grasso e dal ministro Fedeli – danno nuovo smalto alle legittime speranze di sconfitta del fenomeno mafia”. L’Istituto comprensivo terzo circolo – De Amicis – già scuola polo regionale per Cittadinanza e Costituzione – ha da tempo fatto proprie, all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa, le positive implicazioni didattiche connesse al nuovo insegnamento: “ed essere stati invitati
per la manifestazione del 23 maggio in qualità di protagonisti, dà il senso di una strada ormai intrapresa e, in verità, molto apprezzata e riconosciuta al di fuori dei confini regionali”.

Il futuro. “E’ merito dell’intera comunità educante della scuola che ho il piacere di dirigere: allievi, genitori, docenti, personale ata – così si è espresso il dirigente della De Amicis, Alberto Capria – . L’invito ricevuto in occasione del 25esimo anniversario delle stragi del 1992, è una gioia ed un onore per l’intera scuola vibonese e calabrese che, al di là di ogni stucchevole polemica, hanno una vitalità fuori dal comune che ci fa ben sperare; dalla scuola, infatti, dipenderà il futuro dei nostri territori”.

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