Cronaca

Caso Restuccia, Costa respinge tutte le insinuazioni e presenta una querela (VIDEO)

elio-costa00000000-2.jpg

Il sindaco di Vibo in conferenza stampa: "Non ho contezza di aver mai interrogato l'imprenditore e quella villa di Capo Vaticano non è mia"

Tirato in ballo dall'imprenditore Angelo Restuccia, destinatario di un sequestro di beni di 28 milioni di euro nell'ambito dell'inchiesta condotta dall'antimafia di Reggio Calabria, il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa rompe il silenzio. Nel corso di una conferenza stampa convocata a palazzo "Luigi Razza", affiancato da gran parte dei suoi assessori, il primo cittadino ha respinto tutte le insinuazioni emerse nel corso di un'intercettazione ambientale captata dai 007 della Guardia di finanza nel corso della quale Restuccia sostiene che "il giudice Costa, il quale aveva costruito una villa a Capo Vaticano e non l’aveva mai abitata per via di una lesione in una trave, invece di interrogarlo gli aveva chiesto un parere per la casa, conducendolo sul posto”.


LEGGI QUI | L'imprenditore Restuccia confessa: "Ho sistemato la villa di Costa a Capo Vaticano"

Davanti ai giornalisti, il sindaco di Vibo Valentia ha chiarito diversi aspetti di quest'intercettazione affermando di "non aver contezza" di aver interrogato Restuccia visto che da Vibo era andato via nel 1989 e nel 1993 era procuratore a Crotone. "Non ho tra l'altro contezza - ha aggiunto - che Restuccia abbia commesso reati quando ero a Vibo e non ricordo di averlo mai convocato come imputato". Quanto alla villa di Capo Vaticano Elio Costa ha precisato: "Non è di mia proprietà, ma di mio suocero che l'ha costruita nel 1968. Tra l'altro è un bunker in cemento armato e senza tegole". Per chiarire ogni aspetto di una vicenda imbarazzante ed evitare pettegolezzi, il sindaco ha deciso di rivolgersi all'autorità giudiziaria annunciando la presentazione di una querela. (mi.fa.)

LA VIDEO-INTERVISTA AL SINDACO ELIO COSTA

Più informazioni