Economia & Società

Unindustria: il rilancio della Calabria passa dalla strada delle riforme

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E’ questa la valutazione del consiglio generale di Unindustria Calabria, riunito dal presidente Natale Mazzuca nella sede di Catanzaro

“Quello che serve alla Calabria ed al Paese per recuperare competitivita’ ed accrescere la propria credibilita’ internazionale e’ di accelerare e proseguire sulla strada delle riforme”. E’ questa la valutazione del consiglio generale di Unindustria Calabria, riunito dal presidente Natale Mazzuca nella sede di Catanzaro. Per gli industriali calabresi è necessario “riattivare gli investimenti pubblici perche’ indispensabili a dare vigore a quelli privati, far funzionare meglio la macchina amministrativa, monitorare ogni procedura affinche’ gli investimenti si realizzino concretamente. Abbiamo bisogno di politiche coraggiose a livello nazionale e territoriale che siano in grado di mirare ad obiettivi precisi”, hanno rimarcato i presidenti Mazzuca, Rossi, Colacchio, Cuzzocrea e Lucente, insieme ai presidenti delle sezioni merceologiche. “Come si fa per la conduzione efficace delle aziende, anche per la cosa pubblica occorre procedere con un piano di medio termine. Per rilanciare la competitivita’ complessiva, occorre riaffermare la necessita’ di mettere al centro delle politiche economiche il Sud e le sue potenzialita’ inespresse. La crescita e’ pre-condizione per combattere diseguaglianza e poverta’. E’ il fine, non il mezzo”.

Gli indirizzi. Nella sua qualita’ di presidente del Comitato per le Politiche di Coesione di Confindustria, Natale Mazzuca ha avuto modo di riferire ai colleghi dell’incontro tenuto nelle scorse ore a Palazzo Chigi con il ministro per la Coesione Territoriale ed il Mezzogiorno Claudio De Vincenti sugli indirizzi sui quali si vanno modulando i principi della programmazione dei fondi comunitari dopo il 2020 “per la migliore definizione dei quali – ha detto il presidente Mazzuca – occorre visione chiara e capacita’ di aggregare consenso verso la grande utilita’ delle politiche di coesione in termini di ricadute economiche e sociali e di riequilibrio territoriale in senso lato”. “Il rafforzamento del credito d’imposta e’ fondamentale e va salutato positivamente. Da solo pero’ non puo’ bastare. Il Mezzogiorno e’ uno dei pilastri decisivi per il futuro del Paese ma ha bisogno di un’unica politica economica nazionale, di politiche piu’ intense, di un piano di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro, di investimenti in infrastrutture, di canalizzare le risorse europee su progetti concreti. Nei fatti, invece, continua a vivere nell’emergenza”. Unindustria Calabria auspica che la politica rimetta al centro i fondamentali dell’economia che sono crescita e responsabilita’, e punta a sviluppare un disegno che favorisca il piano Industria 4.0 in cui occorre avere una visione lunga e larga e dove possa prevalere il metodo della collaborazione e non del conflitto. Per gli industriali calabresi “il passaggio in atto verso il 4.0 deve sottendere una nuova idea di societa’ che includa e non escluda, a partire dal Mezzogiorno, dove sara’ la capacita’ produttiva a fare la differenza e quest’ultima si crea nelle aziende”.

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