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Giorno della Liberazione, l’Anpi di Vibo si prepara per la festa

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Anche quest’anno, la Federazione vibonese dell’Anpi sarà impegnata a festeggiare il 25 aprile, giorno della Liberazione. Ed anche quest’anno, al suo fianco in un giorno così importante da ricordare, ci saranno la Cgil di Vibo Valentia, l’associazione Libera, l’Auser, l’Avis, oltre che il liceo Classico “Morelli”, insieme a tante altre associazioni e cittadini.

“La nostra festa – spiega in una nota il presidente Anpi Vibo Valentia, Silvestro Scalamandrè – si svolgerà, a partire dalle 15.30, nel nuovo Auditorium del liceo Classico “M.Morelli”, si accompagnerà con le nostre riflessioni sulla giornata e su quanto sta succedendo nello scenario mondiale e si concluderà con l’esibizione del gruppo musicale “Faber Quartet”. Il 25 aprile è la festa di tutte le italiane e gli italiani. Delle loro radici e del loro futuro. Ricordiamo i combattenti per la libertà, i loro sogni di democrazia, uguaglianza e felicità, il portare avanti con coraggio e tenacia la loro speranza di un Paese civile, giusto, solidale. Festeggiamo la Costituzione nel 70° anniversario della sua approvazione. Quello straordinario lavoro di concordia e responsabilità che condusse alla scrittura delle regole e della sostanza democratica della vita collettiva. Principi e valori – continua – realizzati solo in parte se guardiamo alla situazione complessiva dell’Italia dove un diritto elementare, come quello al lavoro, in particolare per i giovani, è disatteso, dove l’attuale modo di far politica per lo più allontana, invece di stimolare e promuovere la partecipazione popolare, dove l’orizzonte antifascista non è ancora pienamente patrimonio dello Stato in ogni sua espressione. Dobbiamo essere uniti e tanti. A trasmetterci la voglia di essere parte attiva dell’irrimandabile processo di attuazione integrale della Costituzione, di contrasto ai troppi neofascismi che impazzano nelle strade e per il web illudendo una parte delle giovani generazioni, di costruzione di una diffusa e forte cultura del dialogo, della solidarietà, dell’integrazione, della Pace. Quest’ultima ancora una volta minacciata dai nuovi venti di guerra che spirano pericolosi per i popoli del mondo. E’ importante, dunque, che ognuno di noi si senta coinvolto per cancellare i rischi a cui la convivenza civile e democratica è sottoposta”.

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