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PASQUA 2017 | I “sepolcri”, nelle chiese del centro di Vibo migliaia di fedeli (VIDEO)

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Migliaia di fedeli tra le vie del centro storico e nelle chiese per la veglia di adorazione all'altare della reposizione, visita impropriamente chiamata "dei sepolcri" (VIDEO)

di ILARIA LENZA

Vibo Sepolcro San LeolucaUna folla silenziosa si incammina lungo le strade del centro storico. Passo dopo passo, intere famiglie, amici e parenti varcano la soglia di ingresso delle chiese poste a ridosso di corso Umberto. Dinanzi alla grandezza dei misteri della fede cristiana, qualcuno si inginocchia, nell'intimità della propria dimensione spirituale, e in quel silenzio prega. E' la sera del giovedì santo e la città tutta è in adorazione davanti all'altare della reposizione allestito dopo la santa messa della cena del Signore. Una tradizione antichissima, impropriamente conosciuta come visita dei sepolcri, ma che in reltà è un momento di riflessione profonda del fedele all'apertura del Triduo pasquale, in cui si commemorano i misteri della passione, morte e risurrezione di Cristo. A Vibo, in migliaia si presentano, anche quest'anno, nelle chiese del centro e oltre, per rinnovare una tradizione in cui fede e devozione si incontrano nell'adorazione dell’Eucarestia, consacrata e conservata nell’altare allestito.


Vibo Sepolcro chiesa degli Angeli La Reposizione. L’altare della reposizione è il punto nel quale, a conclusione della messa vespertina del giovedì santo, in cui si celebra la cena del Signore (in coena domini), viene conservata, secondo la liturgia cattolica, l’eucarestia. La liturgia, infatti, vuole che l’eucarestia del giovedì sia riposta in un altare diverso da quello abituale. L’eucarestia benedetta viene quindi conservata in un’urna (repositorio), addobbata in modo solenne con fiori e piante. Il momento della Reposizione è proprio un momento di adorazione dell’Eucarestia, che il venerdì santo (giorno in cui si sospendono le messe e le consacrazioni eucaristiche) viene offerta ai fedeli in comunione. Lo scopo liturgico è quello di meditare sui misteri della passione di Cristo, in particolare sull’agonia della passione e morte.

I “sepolcri” e le visite dispari. Nel Sud Italia e in Calabria la visita, per tradizione, ha assunto il nome di “sepolcro”. I fedeli nel giovedì santo visitano quindi le chiese della città, in numero rigorosamente dispari. Cinque o sette, minimo tre, da tradizione ma non secondo dottrina, devono essere le visite: cinque come le piaghe di Cristo oppure sette come i dolori della Madonna. Ecco (nel video in basso) i momenti cruciali della veglia di adorazione a Vibo.

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