Politica

Provincia Vibo, un solo stipendio per i dipendenti. Chiesta una “manovra ad hoc”

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Fronte comune dei lavoratori e della parte politica. Le sorti dell'Ente affidate alla mediazione del prefetto Longo e del ministro Minniti per un intervento straordinario salva-Vibo

Una sola mensilità stipendiale ai lavoratori. La tesoreria della Provincia intende emettere un solo pagamento, a fronte di quasi quattro stipendi arretrati, nonostante i fondi ministeriali pervenuti e i mandati per due mensilità già trasmessi. Alla base di questa volontà, comunque legittima, la necessità di accantonare somme in vista della prossima rata dei mutui, prevista per fine giugno. Ed ecco che alla Provincia tornano i problemi, per i lavoratori, cui non basterebbe a questo punto ricevere un solo stipendio, e per i cittadini, ai quali occorre garantire i servizi. Dipendenti e parte politica hanno perciò deciso di fare fronte comune, nel tentativo di ottenere una soluzione definitiva dei problemi, invocando una "manovra ad hoc per Vibo", tra le Province italiane quella con particolari difficoltà. Decisiva in tal senso potrebbe dimostrarsi ancora una volta la mediazione del prefetto Guido Longo e del ministro Marco Minniti, ai quali l'Ente vibonese affida il proprio futuro, chiedendo misure quali, per esempio, il congelamento dei mutui. 

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I lavoratori. "Siamo profondamente amareggiati - ha detto l'rsu Carmine Armellino -. Abbiamo atteso una risposta per una settimana e alla fine ci è stato comunicato che la banca intende accantonare le somme per i mutui, emettendo il pagamento per una sola mensilità. Chiaramente non ce l'abbiamo con i funzionari che assumono queste decisioni, perché rispettano convenzioni e direttive, ma non è possibile che un istituto come Mps non abbia quel minimo di disponibilità ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori". 


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La politica. I dipendenti, dapprima riunitisi in assemblea, hanno avuto pieno appoggio e sostegno da parte della dirigenza politica dell'Ente, con cui si sono riuniti in conferenza stampa. Il presidente della Provincia Andrea Niglia, insieme ai consiglieri Gianfranco Ranieli, Tiziana De Nardo e Giuseppe Pellegrino, ha invocato un intervento straordinario,  magari sollecitato da prefetto e ministro "che tanto hanno fatto e continuano a fare per noi", ha detto. "Siamo al fianco dei lavoratori - ha aggiunto Niglia -, non chiediamo niente che non si possa fare a nessuno: chiediamo una manovra ad hoc per questo Ente, che consenta di garantire stipendi e servizi. C'è da considerare a questo punto l'aspetto umano del problema". Tra i consiglieri emersa la volontà di rivolgersi a Roma, ma pure alla Regione, mentre Pellegrino si è detto pronto a rimettere il suo mandato nelle mani del prefetto. Intanto dalla banca è partita quell'unica mensilità prevista in pagamento. (red4)

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