Cronaca

Maxi-rissa in Parghelia-Koa Bosco, arriva la stangata del giudice sportivo (VIDEO)

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Quanto accaduto nella gara di Seconda categoria potrebbe avere strascichi giudiziari. I carabinieri di Tropea hanno avviato le indagini e sentito alcuni giocatori

di MIMMO FAMULARO

Dopo la rissa, arriva la stangata. La mannaia del giudice sportivo si abbatte sul Parghelia ed il Koa Bosco, protagoniste sabato scorso della partita di Seconda categoria sospesa al 40′ del secondo tempo sul punteggio di uno a uno. Ad entrambe le società è stata inflitta la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3. Penalizzato di un punto in classifica il Koa Bosco che dovrà anche pagare un ammenda di 120 euro. Squalificato fino al 12 aprile del 2018 Loum, per cinque gare Sabally, per tre Fall, per due giornate Diallo e per un turno Milougou, tutti del Koa Bosco. Stop di tre partite invece per i giocatori del Parghelia Annunziato Muscia, Roberto Ferro e Matteo Filardo. Il club neroverde è stato quindi sanzionato con 100 euro di multa.

Rissa, pugni e sprangate durante Parghelia-Koa Bosco. Ecco le immagini (VIDEO)

Parghela-Koa-Bosco-rissa-tra-giocatoriIl referto dell’arbitro. Fin qui i provvedimenti disciplinari adottati dal giudice sportivo in seguito al referto prodotto dal direttore di gara costretto a sospendere la gara per via della maxi-rissa che ha coinvolto alcuni giocatori delle due squadre. I fatti sono stati ricostruiti anche attraverso ai report supplementari prodotto dall’arbitro e dal commissario di campo presente a Parghelia sabato pomeriggio. Già al 40′ del primo tempo l’arbitro aveva estratto il primo cartellino rosso nei confronti del giocatore del Koa Bosco Yaya Diallo, espulso per aver colpito con un pugno sul petto un calciatore del Parghelia. Incandescente il finale di partita. Al 39′ del secondo tempo veniva infatti espulso per somma di ammonizioni il centravanti ospite Patarbtale Milougou e, successivamente, anche Moustapha Loum che si era rivolto all’arbitro “in modo offensivo e minaccioso mettendogli peraltro una mano in faccia”.

Parghelia Calcio panchina sfondataMaxi-rissa. A scatenare il parapiglia è stato proprio il numero due del Koa Bosco che – secondo la ricostruzione del giudice sportivo – si è tolto la maglia per non farsi identificare e ha colpito con un pugno in viso il calciatore del Parghelia Jeng. Un’aggressione vera e propria degenerata nella maxi-rissa alla quale avrebbero partecipato Muscia, Ferro e Filardo, intervenuti a difesa del proprio compagno di squadra ed identificati dall’arbitro. “Si scatenava – scrive l’arbitro – una rissa generale che vedeva coinvolti anche altri calciatori delle due società”. Provvidenziale l’intervento dei dirigenti dei due club adoperatisi per riportare la calma. Sedato un primo focolaio di rissa, la situazione è ulteriormente degenerata quando “il calciatore del Koa Bosco, Sabally Yusufa, si procurava una spranga di legno con il chiaro intento di usarla per colpire gli avversari, venendo però bloccato da alcuni suoi compagni. Poi – si legge nel dispositivo del giudice sportivo – un altro calciatore del Koa Bosco, non identificato, veniva anch’egli fermato da propri compagni prima che riuscisse a colpire avversari con l’asta della bandierina d’angolo, mentre calciatori del Parghelia, come riportato dal commissario di campo, prendevano spranghe di ferro, ma venivano fermati dai propri dirigenti e da persone entrate sul terreno di gioco dal cancello di collegamento alla tribuna, e che qualcuno nella confusione aveva aperto. A questo punto l’arbitro  decideva di porre fine alla gara emettendo il triplice fischio facendo rientro nello spogliatoio”.

Parghelia Calcio panchina sfondataL’intervento delle forze dell’ordine. Ad allertare le forze dell’ordine ci ha pensato il commissario di campo e sul posto sono quindi giunti i carabinieri e la polizia. Al loro arrivo – precisa il giudice sportivo – la rissa era cessata”. Quanto accaduto rischia però di avere ripercussioni di carattere giudiziario perchè, nel frattempo, un paio di giocatori del Parghelia sono finiti in ospedale con prognosi tra i tre e i cinque giorni. I carabinieri della Compagnia di Tropea hanno avviato le indagini ed hanno anche sentito alcune persone informate sui fatti. Tra le fonti di prova anche il video pubblicato da Zoom24.

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