Economia & Società

Festa della Polizia a Vibo, il questore: “Economia territoriale penalizzata dalla mafia”

festa-della-polizia-3.jpg

Chiarito lo sforzo condotto dalle forze di polizia in materia di accoglienza. Negli ultimi dodici mesi sono stati assistiti circa 5mila immigrati

Celebrato a Vibo Valentia il 165° anniversario della polizia di Stato. Nell’antico auditorium Valentianum erano presenti tutte le autorità del territorio. E l’occasione è stata utile per ripercorrere  e rievocare la storia della polizia. Soprattutto quella degli ultimi 35 anni che ha visto l’organizzazione profondamente riformata e smilitarizzata al proprio interno. “Sono consapevole -ha detto nel suo intervento il Questore Filippo Bonfiglio – che è necessario evolversi, adeguarsi al tempo ed ai mutamenti. “È importante che con il prezioso aiuto delle altre forze di polizia e delle componenti istituzionali coordinate dalla Prefettura, sia stata assicurata accoglienza a quasi cinquemila richiedenti asilo in occasione dei 12 sbarchi nel porto di Vibo Marina. Negli ultimi dodici mesi è stata assicurata l’accoglienza a 5000 richiedenti asilo, in occasione di dodici approdi avvenuti al porto di Vibo Marina di unità navali nell’ambito dell’operazione Triton. 

“I cittadini – ha aggiunto il questore – devono autonomamente convincersi, nel loro supremo interesse, che l’organizzazione di tutte le forze di polizia e delle altre istituzioni dello Stato deputate a garantire il rispetto delle leggi, lo è ancor di più, principalmente la dedizione incrollabile ed il valore dei suoi rappresentanti”.

Ad ogni modo bisogna sforzarsi e fare di più. “L’iniziativa economica in questo territorio  -ha concluso – è seriamente minacciata e penalizzata dalla presenza mafiosa. È assolutamente necessario calamitare attorno a noi la fiducia dei cittadini, per poi ottenere da loro forme di collaborazione più stabili ed efficaci rispetto a quelle attuali e affinché ciò possa avvenire dobbiamo essere ancora più “credibili” di quanto abbiamo dimostrato di essere finora”.  “È una condizione complessa – ha concluso Longo – che, pur dipendendo dall’integrazione di una serie di fattori esterni, ci vede comunque protagonisti”.

 

Più informazioni