Tragedia nel Torinese. L'uomo ha confessato tutto dichiarando che i rapporti con la coniuge erano ormai logori a causa delle difficoltà economiche
Angelo Visciglia, 64enne originario di Cariati, ha ucciso a coltellate la moglie Battistina Russo, nativa di Scala Coeli, sempre nel Cosentino. L'omicidio si è consumato nel pomeriggio di ieri nell'abitazione della coppia, in strada Poirino 37 a Pinerolo. "Venite, ho fatto una sciocchezza", ha detto l'uomo ai carabinieri, ai quali ha telefonato subito dopo aver ucciso la moglie.
Reo confesso. Quando i militari sono arrivati nell'appartamento la donna, 52 anni, era già morta. Visciglia ha confessato, "spendeva troppi soldi". La donna lavorava come addetta alle pulizie, l'uomo era disoccupato. La coppia ha un figlio. I due erano soli in casa al momento del litigio avvenuto in cucina. Le coltellate fatali hanno raggiunto la donna all'addome.
Rapporti tesi. Interrogato a lungo nella caserma di Pinerolo dal pm Monica Supertino, l’uomo ha raccontato che i rapporti con la moglie erano ormai deteriorati da tempo, anche a causa delle difficili condizioni economiche in cui versavano.
Il profilo. Già noto alle forze dell'ordine per precedenti relativi allo spaccio di droga, Visciglia aveva un carattere irascibile e litigioso. Dal 1999 era costretto a vivere sulla sedia a rotelle per via dell'amputazione della gamba destra. "Mi lasciavano sempre solo e senza soldi. Così oggi, quando è capitato ancora, non ci ho visto più". Questo il racconto dell'uomo, nella caserma cittadina, davanti al tenente Pasquale Penna, comandante della Compagnia dei carabinieri di zona. La lite si è sentita dall'appartamento al primo piano del basso fabbricato dove è avvenuta la tragedia. Qui abitano quattro famiglie in due scale. Il vicino di pianerottolo, al momento dell'assassinio, era però fuori casa e a dare l'allarme è stato lo stesso omicida, dopo avere sferrato alla moglie 11 coltellate su tutto il corpo.
