Cronaca

Fondi pubblici alle associazioni antimafia, indagata Adriana Musella

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E' accusata di appropriazione indebita dalla Procura di Reggio Calabria la leader della Gerbera Gialla. Lo sfogo su Facebook: "La mia coscienza è tranquilla"


La leader di Riferimenti Adriana Musella è indagata nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza che mira ad accertare se ci siano state irregolarità nell’ambito dei finanziamenti pubblici concessi al settore dell’antimafia. Lo scrive il Quotidiano del Sud nell'edizione odierna.

Adriana Musella è stata è stata ascoltata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto Sara Amerio alla presenza del suo legale. Avrebbe risposto ai magistrati e fornito ampia documentazione in riscontro a quanto dichiarato. Ad accendere i riflettori su fondi, conti ed attività dell’associazione antimafia era stato il Corriere della Calabria con un’inchiesta firmata da Alessia Candito che aveva avuto accesso ed aveva passato al setaccio bilanci e contabilità del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti. Tra il 2011 e il 2012, infatti, nelle casse dell’associazione sarebbero confluiti circa 400mila euro grazie pure a un protocollo da 130mila euro siglato nel dicembre 2010 tra il Consiglio regionale e Riferimenti. Soldi che sarebbero stati spesi anche per retribuire familiari della presidente e per finanziare viaggi, ristoranti e acquisti.


La leader della Gerbera Gialla, da trent’anni impegnata sul fronte dell’antimafia dopo la barbara uccisione del padre Gennaro, ha scritto poche ore fa un post su Facebook nel quale si legge: "Gli esami non finiscono mai, diceva Eduardo, ed è proprio vero. All'indomani di alcuni articoli di stampa che tutti ricorderanno,sono stata io, un anno fa, non avendo nulla da temere, a depositare spontaneamente tutti i documenti dell'associazione che presiedo, in Procura, al fine di rispondere a notizie giornalistiche che ritenevo lesive della mia immagine. È in atto un'indagine a mio carico. Non mi sorprende, avendo sollecitato io stessa l'accertamento della verità. La mia coscienza è tranquilla e continuerò a lavorare come ho sempre fatto. Spero di poter superare questa ulteriore prova che la vita mi riserva".

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