Cronaca

Neonata morta dopo la nascita, la verità sul decesso nelle analisi degli organi

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Bisognerà attendere novanta giorni per capire le cause del decesso della piccola Noemi. E’ da poco terminata l’autopsia effettuata da un collegio di periti all’ospedale Pugliese

E’ durato circa due ore l’esame autoptico sul corpo della piccola Noemi morta domenica scorsa all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, ventiquattro ore dopo la nascita, senza una causa apparente. Occorrerà attendere gli esiti degli esami peritali (analisi degli organi e vetrini) che sono stati effettuati oggi pomeriggio nello stesso nosocomio cittadino da un collegio di periti nominati dalla Procura, per capire le cause del decesso. Entro il termine di novanta giorni, salvo proroghe, i medici legali Silvio Bernardo Cavalcanti, Vanni Vercillo e Clemente Sicilia dovranno rispondere ad una serie di quesiti: accertare le cause del decesso, riferire sull’evoluzione clinica della piccola, le terapie e gli interventi praticati, indicandone la tempestività. Inoltre i medici legali dovranno stabilire se la morte sia dipesa da presunte negligenze dei medici che avevano in cura la piccola Noemi e se il trattamento terapeutico prestato dai sanitari sia stato adeguato. In sostanza se la morte della piccola poteva essere evitata.

Sono otto i camici bianchi dei due reparti di Ostetricia- Ginecologia e di quello di Neonatologia finiti nel registro degli indagati per omicidio colposo. Si tratta di Luigi Marzano (difeso dal legale Massimo Gimigliano), Gisella Cammarano (difesa dall’avvocato Wanda Bitonte), Pasquale Novellino, Giuseppina Scozia, Angela Gabriele, Emanuela Pietragalla, Elisa Pascale e Anna Di Giuseppe, tutti assistiti dall’avvocato Giovanni Grotteria. Le parti offese, i genitori della piccola sono difesi dall’avvocato Gioconda Soluri. Un atto dovuto l’avviso di garanzia inviato a tutela degli stessi indagati, in un momento in cui la Procura di Catanzaro vuole fare chiarezza sulle cause di una morte ancora tutta da chiarire e piena di interrogativi. Sono stati i genitori della piccola, una giovane coppia catanzarese a denunciare il fatto ai carabinieri, facendo scattare l’inchiesta, istruita dal sostituto procuratore Debora Rizza, che ha delegato i militari dell’ Arma della Stazione di Bellamena a procedere al sequestro del cordone ombelicale della piccola, insieme alla sua cartella clinica e a quella della madre. (ga. pa.)

Neonata muore dopo il parto, indagati 8 camici bianchi dell’ospedale Pugliese (NOMI)

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