Cultura & Spettacolo

Natuzza, messaggera della Madonna: i colloqui con Gesù e la Vergine

natuzza-2.jpg

Quel venerdì santo di oltre venti anni fa, quando Gesù fece vedere alla mistica lo sterminio di tanti giovani innocenti

di VINCENZO VARONE

Almeno in due occasioni Natuzza Evolo, la grande mistica con le stimmate vissuta per tutta la vita in odore di santità, confidò ad uno dei suoi padri spirituali don Pasquale Barone: “Di figli naturali ne ho cinque; di figli spirituali ne ho tanti e ogni giorno aumentano sempre di più; Dio più me ne manda ed io più ne prendo; li prendo come figli spirituali quando li vedo e li ascolto la prima volta, poi non li dimentico più. Non li abbandono. Ogni giorno io mi ricordo di pregare per loro”.

Poche parole chiare e dirette che dimostrano, ove ve ne fosse bisogno, quanto grande e straordinaria sia stata la vita della Messaggera della Madonna. Ma per comprendere fino in fondo la missione di Fortunata Evolo eccovi anche questa settimana, segnata dalla gioia della Pasqua, alcuni passaggi dei suoi colloqui con Gesù e la Vergine Maria durante la Settimana Santa, il periodo in cui la mistica ha rivissuto per tanti anni sul proprio corpo la passione del Signore, dalla crocifissione al calvario.

Anno 1996. Venerdi Santo, ore 4 circa. Gesù: “Svegliati, stiamo salendo al Calvario”. Natuzza: “Mentre salivo, Gesu’ mi mostrava da una parte tanti giovani belli e vivi e dall’altra una fossa piena di cadaveri dicendomi: Vedi perché soffriamo? Vedi dove arriva la malvagità dell’uomo?”. Natuzza: “Signore, non mi fate vedere queste cose brutte, perché la sofferenza mi aumenta”. Gesù : “Vedi quanti sono belli quei giovani? Così erano questi. Li porto con me in Paradiso e coloro che li hanno uccisi, cosa meritano secondo te?” Natuzza: “Il perdono”. Gesù: “No! la pena eterna”. Natuzza. “No, non hai il coraggio di farlo. Non ce l’hai il coraggio. Madonna mia non ce l’ha il coraggio, diteglielo Voi”. Madonna: “Gesù ha ragione, ma io glielo chiedo”. Natuzza: “Madonna mia, quando io chiedo qualcosa ai miei figli loro me la fanno. Se glielo chiedete Lui non ve lo può negare”. Natuzza: “Allora Gesù molto triste e con le lacrime che gli scendevano sul viso, mi fa vedere due fosse, una piena di sangue, con cadaveri di grandi e piccoli che galleggiavano. Nell’altra tanti cadaveri accatastati”. Gesù. “Guarda quello che hanno fatto uno sterminio”.

Anno 1996. Domenica di Pasqua, ore 2.30 circa. Natuzza: “E’ apparso Gesù”. Gesù: “Vedi, siamo risorti insieme. Sei contenta? Ma non ti lascio sola, sarai con me per tutta l’eternità”. Natuzza: “Mi ha benedetto e mentre stava scomparendo gli ho detto: Gesù mio, benedite tutto il mondo. E Gesù sorridendo ha benedetto”.

Chiudiamo con gli auguri formulati da Mamma Natuzza in occasione della Pasqua del 1998. “Il Signore risorto porta a tutti pace e bene, gioia e serenità, vi sono sempre vicina con le mie povere preghiere oggi e sempre, qua e là”.

Più informazioni