Cronaca

Omicidio Lacaria, un mese fa il ritrovamento del cadavere. Ancora niente funerali

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La salma del commercialista di Spadola, ucciso dal suo amico e compare d'anello Giuseppe Zangari, resta ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria


Domani sarà trascorso un mese dal ritrovamento del cadavere di Bruno Lacaria, il commercialista di Spadola, ucciso dal suo amico e compare d'anello Giuseppe Zangari, costituitosi ai carabinieri. Molti aspetti del caso restano però ancora da decifrare. In primo luogo, rimangono da effettuare alcuni esami che potrebbero confermare o in parte confutare le tesi esposte dall'assassino reo confesso. L'anatomopatologa Katiuscia Bisogna, che ha eseguito l'esame sul cadavere, dovrà concentrarsi ulteriormente sul cranio di Bruno Lacaria. E' lì che si cercano ulteriori riscontri e nuove verità. 

La salma. Il corpo della vittima rimane così a disposizione degli inquirenti e non prima della prossima settimana verrà consegnato ai familiari per i funerali. Questi ultimi non hanno fatto, dal canto loro, alcuna pressione per riaverlo. L'obiettivo è di consentire che si compiano tutti i passi necessari a ricostruire con esattezza l'aggressione mortale. La necessità di compiere ulteriori accertamenti sarebbe stata espressa dal pubblico ministero Filomena Aliberti ai due legali di fiducia che nei giorni scorsi si sono recati in Procura. 


Omicidio nel Vibonese, Bruno Lacaria ucciso dall'amico con un bastone (VIDEO)

I complici. Nella tragica vicenda, c'è d'altronde un aspetto ancora da chiarire. Ed è il movente del delitto: varie le ipotesi formulate e le piste seguite, ma al momento una ragione chiara di così tanta violenza non è venuta a galla. Si resta aggrappati alle parole di Zangari, l'omicida reo confesso che peraltro, il giorno dopo la sparizione del suo compare d'anello aveva inscenato un avvelenamento all'interno della sua attività commerciale.

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