Cronaca

Danni per i nubifragi, l’allarme del presidente del Consorzio di bonifica

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Manno ha convocato per martedì prossimo una riunione informando anche la Prefettura del capoluogo

Pericolo per l’incolumità pubblica e alto rischio di non poter erogare il servizio irriguo, per l’anno in corso, alle numerose aziende agricole presenti nel comprensorio consortile dell’alta fascia jonica catanzarese. A lanciare l’allarme il presidente del Consorzio di Bonifica Jonio Catanzarese Grazioso Manno informando che ha convocato per martedì prossimo, a mezzogiorno, una riunione con i soggetti interessati informando anche la Prefettura del capoluogo. “Non possiamo attendere – afferma il presidente dell’Ente Consortile – davanti all’inerzia della Regione Calabria. I violenti e intensi nubifragi che si sono verificati nell’ultima decade di gennaio scorso, hanno lasciato il segno e arrecato notevoli danni alle strutture consortili”. “Dopo che abbiamo tempestivamente segnalato e documentato alle istituzioni pubbliche (Regione Calabria Dipartimento Agricoltura e Lavori Pubblici, Protezione Civile, Autorità di Bacino e Prefettura) con un dettagliato report – riferisce Manno – i notevoli danni e dopo un sopralluogo svoltosi il 9 febbraio scorso, al quale ha partecipato il capo della protezione civile Carlo Tanzi, tutto si è fermato”.

Fondi assenti. Il consorzio fa notare di aver continuato ad operare nonostante l’indisponibilità di fondi per risolvere qualche criticità “ma ora – continua il presidente – la situazione è davvero insostenibile e ci preoccupa notevolmente. Di fatto è compromessa la strada di accesso alla vasca di demodulazione sul Torrente Simeri nonché quella all’opera di presa irrigua più a valle a quota 119 m. slm e questo non consente di raggiungere le opere di bonifica per fare le manovre necessarie a convogliare l’acqua nelle condotte irrigue”. Ed ancora: la condotta irrigua principale dell’adduttore Simeri, nel tratto finale a valle dell’opera di presa è visibilmente danneggiata in quanto alcune pile di sostegno sono state completamente scalzate dalla piena del torrente; “davvero un pericolo – spiega Manno – perché la condotta si può irrimediabilmente spezzare”. L’altro grave danno è stato arrecato ad una condotta irrigua del diametro di 500 mm dell’impianto Alli-Copanello, in località Apostolello, nel comune di Simeri Crichi che è stata distrutta a seguito del crollo del muro d’argine del fiume Alli. “Sono problemi di notevole portata – conclude Manno – che responsabilmente ci preoccupano non poco! Il Consorzio sta facendo quello che è possibile ma con le risorse azzerate non possiamo sicuramente farcela”.

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