Cronaca

Strage sull’A3, la Procura di Vibo chiude l’inchiesta. Ci sono 13 indagati (NOMI)

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Avviso di conclusione indagini per tredici persone tra funzionari Anas ed imprenditori. Nel mirino la “galleria della morte” di Mileto dove persero la vita cinque ragazzi

Due incidenti mortali, cinque vittime, una sola inchiesta. E’ quella che la Procura di Vibo Valentia ha chiuso nelle ultime ore notificando un avviso di conclusione indagini preliminari a tre persone, indagate per omicidio colposo. Al centro dell’inchiesta i due terribili incidenti stradali che si sono verificato a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro sull’A3 Salerno-Reggio Calabria nella cosiddetta “galleria della morte” a pochi passi dallo svincolo di Mileto. Quella lingua di asfalto ha ingoiato cinque giovani vittime.

Strage A3: cinque nuovi indagati per decesso ragazzi di Gioia Tauro (NOMI)

I nomi. L’avviso di conclusione indagini riguarda: Antonio Capomolla, 50 anni di Soriano Calabro;  i dirigenti e collaudatori Anas Fulvio De Paolis, 85 anni di Perugia; Arnaldo Tessieri, 83 anni di Livorno; Bernardino Cipolloni, 87 anni di Roma; il direttore del centro manutenzione Anas Giovanni Fiordaliso, 39 anni di Reggio Calabria; il Rup dell’ammodernamento del tratto in questione Consolato Cutrupi, 46 anni di Reggio Calabria; il legale rappresentante dell’impresa esecutrice dei lavori di ammodernamento Mohammad Ali Sangelaji, 78 anni iraniano; il direttore dei lavori Sergio Lagrotteria, 50 anni di Catanzaro; direttore dei lavori del lotto del tratto A3 tra gli svincoli di Serre e Mileto Giovanni Fiordaliso, 47 anni di Reggio Calabria; i progettisti del tunnel Franco Forni, 62 anni di Napoli; Salvatore Scoppetta, 62 anni di Roma; Antonio Grimaldi, 72 anni di Roma; Salvatore Esposito, 57 anni di Roma.

Tragico incidente nel tratto Vibonese dell’A3: morti quattro ventenni (NOMI)

Gli incidenti. Due gli incidenti al centro dell’inchiesta. Il primo riguarda quello in cui perse la vita il 19enne di Cinquefrondi Domenico Napoli schiantatosi con la sua Fiat Panda nei pressi della galleria “San Rocco”. Per questo episodio non risulta indagato il solo Antonio Capomolla. Tutti e tredici invece devono rispondere, a vario titolo, della morte dei quattro ragazzi di Gioia Tauro avvenuta l’uno marzo del 2016. Quella notte persero la Fiat 500 con a bordo Marzio Canerossi, Giuseppe Speranza, Fortunato Calderazzo e Francesco Carrozza si schiantò sullo spigolo della galleria per poi essere travolti da un tir guidato da Antonio Capomolla che, per questo motivo, risulta nell’elenco degli indagati.