Cultura & Spettacolo

Vibo capitale italiana della cultura 2020: primi consensi per la proposta

Il direttivo dell’associazione “ViboInsieme” valuta positivamente la proposta del Cas e chiede all’amministrazione comunale di impegnarsi per raggiungere questo obiettivo

Fare di Vibo Valentia un centro culturale. Una proposta, questa, che inizia a registrare i primi consensi. Secondo quanto sostiene il direttivo dell’associazione storico-culturale “ViboInsieme”, attraverso una nota stampa, infatti, “è da giudicare positivamente l’idea di candidare Vibo Valentia a ‘Capitale Italiana della cultura 2020′”, proposta dal direttivo e dal presidente del Cas, Michele La Rocca. “È necessario – proseguono dal direttivo – che questa città insieme ai centri limitrofi, si riappropri dei suoi spazi culturali o anzi ne crei di nuovi, apportando una svolta, non solo con la destagionalizzazione dell’offerta turistica, ma in primis migliorando le condizioni di vita dei cittadini”.

I benefici che ne deriverebbero, sarebbero tanti, e – affermano – “la candidatura, aldilà dell’eventuale vincita del concorso, sarebbe un momento idoneo per coordinare gli enti, e realizzare progetti culturali di ampio respiro”. “Con ‘Patrimonio culturale’ si designa, anche nella struttura giuridica del nostro Stato, il paesaggio e, quindi, non solo le cose attinenti l’archeologia, la storia dell’arte, eccetera. Vibo Valentia, per il suo indubbio valore naturalistico, è già nota da secoli. Leggendo i resoconti dei viaggiatori stranieri passati da Monteleone, durante l’età Moderna, si possono apprezzare le descrizioni dei panorami, con gli scorci, la fiorente vegetazione, i viali alberati, che davano alla città un’aura di luogo prospero e persino paradisiaco. Il patrimonio archeologico e storico artistico della città, soprattutto se proporzionato alla sua estensione, e al numero di abitanti avuti nei secoli, è davvero rilevante, ed esso merita senza alcun dubbio maggiore attenzione, in particolare da parte di chi amministra gli enti locali. Oggi, anche se con una certa lentezza – proseguono ancora -, sta finalmente venendo alla luce il parco archeologico urbano di Hipponion-Vibo Valentia, con i resti monumentali dei templi, delle domus e delle terme, e la candidatura a capitale della cultura italiana sarebbe un’ottima occasione per ampliare notevolmente e pubblicizzare questa nuova attrattiva culturale. È naturale, come già proposto, che la candidatura a capitale della cultura, debba coinvolgere anche i comuni limitrofi, per esempio, la vicina Mileto ove, dopo i lavori necessari al suo funzionamento, è stato ormai affidato in gestione a due associazioni, il parco archeologico della città medievale, con le rilevanti strutture di età normanna”.

I numeri. “Bisogna poi parlare di numeri, e la nostra provincia li possiede. I posti letto negli hotel – aggiungono -, sono quasi 28 mila, ovvero, la provincia di Vibo Valentia, con una superficie pari a un quattordicesimo della regione Calabria, ha addirittura oltre un quinto dei posti letto nelle strutture alberghiere. Basta confrontare questa quantità con le altre province italiane, facendo attenzione alla proporzione con il numero di residenti, per capire che è un dato del tutto fuori dal comune, in senso positivo, per la nostra provincia. Questa quantificazione, tralascia inoltre il potenziale immobiliare. Come saprete la provincia di Vibo Valentia è purtroppo affetta dallo spopolamento, soprattutto nei paesi più piccoli. In soli 10 anni, in questo territorio, sono stati persi 20mila abitanti, la popolazione dell’area era addirittura superiore ai 200 mila abitanti nel censimento del 1951 e oggi risulta inferiore ai 163 mila. A questo fenomeno – prosegue la nota – bisogna citare la presenza di numerosi edifici sorti negli ultimi anni senza avere un corrispettivo aumento demografico. Per questo, nei paesi limitrofi, ma anche nello stesso capoluogo, si registra un alto numero di edifici inabitati. Ciò significa che il potenziale di ospitare turisti, anche in abitazioni affittate, e non solo in strutture alberghiere, è elevatissimo. Il direttivo della nostra Associazione ha perciò valutato positivamente la proposta del Cas e chiede all’amministrazione comunale di impegnarsi per raggiungere questo obiettivo”.

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