Politica

Scontro nel Pd a Vibo, Termini e Miceli all’attacco dei “Progressisti” di Lo Schiavo

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Il Pd è di nuovo una polveriera. La spaccatura del gruppo consiliare ha creato nuove tensioni. E le fazioni hanno ricominciato a battagliare. Addirittura, ieri sono saliti in cattedra due candidati alle ultime amministrative. E dopo aver constatato “il cattivo operato del sindaco”, Marco Miceli e Gerlando Termini hanno puntato l’indice contro “un’opposizione sempre meno coesa, artefice di un modo di fare politico sconclusionato e pronta a fare da stampella a Costa”. Nella fattispecie gli strali sono stati indirizzati all’indirizzo di chi “negli ultimi giorni ha indebolito il nostro ruolo di azione politica – hanno scritto – in seno al Consiglio comunale”. Nel mirino i consiglieri del Pd che hanno deciso “di abbandonare il gruppo” per formarne un altro. “Tale gesto – hanno attaccato Miceli e Termini – è inconcepibile poiché così facendo essi vengono meno all’impegno preso con i cittadini”. Tutto ciò dopo che “alle ultime elezioni provinciali i consiglieri del Pd hanno stretto intese forti con forze a noi contrarie alle amministrative 2015 – concludono gli ex candidati – indebolendo ulteriormente la sinistra. Non è giusto né eticamente corretto – aggiungono –denigrare il proprio partito e flirtare con quelle forze politiche che stanno contribuendo a male amministrare la città”. Un affondo con obiettivi ben precisi, sebbene i due puntualizzino di “non volersi schierare con alcuna corrente”.

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