Cronaca

“Ecosistema”, indagini chiuse per 23 persone. C’è anche il consigliere regionale Cannizzaro

cannizzaro-francesco-3.jpg

Nell’inchiesta della Dda di Reggio sulle presunte irregolarità nella gestione degli appalti sui rifiuti risulta coinvolto anche un altro politico, Pasquale Tripodi

Arriva al capolinea l’inchiesta della Dda reggina “Ecosistema” su presunte irregolarità nel sistema di gestione degli appalti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, che ha travolto i maggiori centri dell’area grecanica, con un avviso di conclusione indagini a carico di 23 persone. Sotto accusa gli altri Francesco Cannizzaro e l’ex consigliere Pasquale Maria Tripodi, accusati di corruzione elettorale aggravata dall’aver agevolato la ‘ndrangheta, Paolo Laganà, sindaco di Motta San Giovanni, indagato per corruzione. In tutto, su ordine del gip distrettuale Karin Catalano, furono cinque le persone finite in carcere, 9 agli arresti domiciliari. Il vero dominus del sistema, secondo gli inquirenti, era l’imprenditore Rosario Azzarà, titolare di una società, Ased, capace di vincere appalti a Reggio come a Vibo. Azzarà è considerato contiguo alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo. L’indagine ha portato all’arresto del sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi.

I nomi. Ecco tutti gli indagati: Salvatore Aiello, Rosario Azzarà, Carmelo Barbaro, Giuseppe Benavoli, Francesco Cannizzaro, Carmelo Ciccone, Vincenzo Rosario Crupi, Elio Familiari, Gabriele Vincenzo Familiari, Angelino Ferraro, Giuseppe Iaria, Paolo Laganà, Giuseppe Linarello, Francesco Maisano, Domenico Giuseppe Marino, Angelo Paviglianiti, Natale Paviglianiti, Settimo Paviglianiti, Arturo Walter Scerbo, Salvatore Trapani, Pasquale Maria Tripodi, Alfredo Zappia, Giuseppe Saverio Zoccoli. Avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o produrre ogni atto utile per esercitare il diritto di difesa prima che la Procura proceda con la richiesta di rinvio a giudizio.