Cronaca

‘Ndrangheta, scacco a patrimonio milionario: sequestrata un’azienda vicina ai clan

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Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa svolta a seguito delle operazioni nei confronti soggetti appartenenti ai sodalizi criminali di Reggio e dintorni

Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, in esecuzione di Decreto di sequestro preventivo e successiva integrazione emessi dal Tribunale – Sezione GIP di Reggio Calabria, ha proceduto al sequestro preventivo dell’Impresa edile denominata “Calabrese Antonio” di Antonio Calabrese classe 1959, con sede in Villa San Giovanni (RC) nonché del relativo patrimonio aziendale (crediti, quote societarie, articoli risultanti dall’inventario, beni strumentali, denominazione aziendale, avviamento, conti correnti, autorizzazioni all’esercizio dell’attività commerciale concesse dalle Autorità competenti).

Le indagini. Il sequestro dei suddetti beni scaturisce da ulteriore attività investigativa svolta a seguito delle operazioni denominate “Sansone” eseguite dal ROS e dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria nei confronti 28 persone contigue all’organizzazione della ‘ndrangheta appartenenti ai sodalizi criminosi “cosca Condello”, “cosca Buda-Imerti”, “cosca Zito-Bertuca” e “Garofalo” operanti in Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Fiumara di Muro e tutto il territorio nazionale ed estero.

Sequestro preventivo. In tale contesto nel mese di novembre 2016 fu sottoposta a sequestro preventivo in via d’urgenza, l’Impresa edile “Geom. Calabrese Pasquale” di  Pasquale Calabrese cl. 1953, con sede legale in Villa San Giovanni, indagato unitamente a Domenico Condello  ed altre 27 persone per il reato di cui agli artt. 61 n.6, 99c. 2 n.1 e c. 4 n.1, e 416 bis c.1,2,3,4 e 5 c.p. quale “impresa mafiosa” strumentalizzata per l’infiltrazione della cosca “Bertuca” nel settore delle attività economiche del comprensorio di Villa San Giovanni, anche in particolare per l’acquisizione di informazioni tecniche utili e necessarie alla perpetrazione di vicende estorsive nel mercato di riferimento.

Collegamenti sospetti. Atteso che, nei primi atti di gestione degli amministratori giudiziari, nominati nella procedura, sono emersi profili di evidente commistione tra la suddetta ditta (Geom. Calabrese Pasquale) e quella di Antonio Calabrese, in quanto vengono utilizzati gli stessi siti di ricovero mezzi e materiali edili su terreni di proprietà dei fratelli Pasquale e Antonio Calabrese, che numerosi appalti vengono eseguiti dalle suddette imprese edili su immobili di proprietà comune ed indivisa e quant’altro in comune, quindi con accertata riconducibilità delle due imprese in un unico centro direzionale ed imprenditoriale con evidente commistione di interessi, strategie operative e patrimonio aziendale e che quindi l’impresa di Antonio Calabrese rientra nel patrimonio aziendale di Pasquale Calabrese, quest’ultima strumento utilizzato e destinato a commettere il delitto traendo linfa dalle illecite cointestazioni tra uno dei titolari e la cosca di ‘ndrangheta egemone sul territorio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, procedevano al sequestro dell’impresa “Calabrese Antonio”, avente sede legale in Villa San Giovanni (RC) con relativo patrimonio aziendale avente per oggetto sociale: costruzione di edifici residenziali e non residenziali e altro.

I beni. Il valore stimato è  di 800.000,00 euro, e relativo patrimonio aziendale costituito da i seguenti beni strumentali:  7 veicoli per un valore totale di euro 250.000,00; 14 mezzi di cantiere per un valore totale di euro 350.000,00; 5 prodotti finanziari (conti correnti, polizze ecc.) del valore di euro 100.000,00. Il tutto per un valore complessivo stimato in euro 1.500.000,00 circa (un milionecinquecentomila)