Cronaca

‘Ndrangheta, il magistrato Paci a KlausCondicio: “Manca politica di prevenzione”(VIDEO)

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“L’assenza delle associazioni imprenditoriali nel contrasto alla ‘Ndrangheta e nella prevenzione è un dato preoccupante”. A dichiararlo al microfono di KlausCondicio, programma condotto dal massmediologo Klaus Davi è il sostituto procuratore di Reggio Calabria Gaetano Paci. “Non esiste una seria politica preventiva da parte delle associazioni imprenditoriali finalizzata ad espellere e isolare dal proprio contesto gli imprenditori, tanti e facilmente individuabili, che sono diretta espressione della ‘Ndrangheta. Tutto questo – aggiunge Paci – è indice di una condizione difficile da sradicare in cui l’opera della repressione è importante. Se non c’è una presa di posizione di tipo critico, una coscienza civile in grado di far comprendere l’estrema gravità della presenza della ‘Ndrangheta già a livello imprenditoriale e quindi poi anche in ambito politico, allora noi continueremo questa opera di repressione ma non avremo mai oltrepassato quella soglia necessaria per coinvolgere anche gli altri attori istituzionali”.

 

Paura e omertà. “Credo che oggi – prosegue il magistrato – parlare realmente di ‘Ndrangheta e dello straordinario potere che detiene nel nostro paese faccia ancora paura al sistema imprenditoriale. Una qualsiasi delle inchieste svolte da questo ufficio, partendo dal più sperduto paese anche della Locride o della Tirrenica arriva ai santuari economici della Liguria, Lombardia, Veneto e del Piemonte. Quello che noi cogliamo in questi casi, da parte di coloro che hanno avuto rapporti con gli imprenditori o famiglie ndranghetiste per decenni, è un senso di sorpresa, sgomento e incredulità perché non si vogliono rassegnare all’idea che queste strutture imprenditoriali sono l’espressione di un sistema criminale”.

Il silenzio del Consiglio regionale. “A mio avviso  -conclude – in un processo che riguarda la distrazione di fondi del Consiglio Regionale, l’amministrazione che non si costituisce parte civile in un’inchiesta della Procura, che sta cercando di far ritornare nelle casse della collettività ciò che è stato sperperato abusivamente, è un indice gravissimo di modalità di gestione della cosa pubblica. È un esempio estremamente negativo agli occhi dei cittadini di come coloro che governano il bilancio pubblico si comportano e quindi tutto questo finisce per determinare un senso di scollamento, di sfiducia tra Istituzioni e cittadini che poi via via si ripercuote”.