Cronaca

‘Ndrangheta, “Costa Pulita”: avviso di conclusione indagini anche per Andrea Niglia

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Il presidente del Provincia di Vibo Valentia avrebbe chiesto il sostegno degli Accorinti alle elezioni comunali del 2010. Tra gli indagati anche l’ex sindaco Francesco Prestia

C’è anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagini preliminari emesso dalla Direzione distrettuale antimafia e notificato nella giornata di oggi a tutti gli indagati coinvolti nell’inchiesta antimafia “Costa Pulita”.

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L’accusa a Niglia. Niglia risulta indagato in qualità di candidato a sindaco di Briatico. L’anno di riferimento è il 2010. Secondo l’accusa, allo scopo di ottenere un vantaggio
elettorale Niglia avrebbe offerto o promesso a Vincenzo Francesco Accorinti, fratello del capo cosca Nino Accorinti, l’assunzione del figlio Franco Accorinti all’interno dell’Italcementi Spa di Vibo Marina “assicurando la nomina alla carica di assessore di soggetti graditi alla cosca Accorinti, quali Salvatore Prostamo e Domenico Guglielmo Marzano (quest’ultimo anche con la carica di vice sindaco) in cambio del sostegno elettorale da parte del sodalizio criminale”.

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L’ex sindaco Prestia. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ex sindaco Francesco Prestia, anche lui tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagini preliminari. Per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Prestia sarebbe stato eletto primo cittadino grazie alle attività di procacciamento di voti da parte dei componenti di spicco del sodalizio mafioso noto come “cosca Accorinti”. Nel provvedimento vengono evidenziate alcun condotte in particolare: la nomina – si legge nel provvedimento emesso dalla Dda – alla carica di assessori di soggetti “partecipi alla cosca, quali Domenico Guglielmo Marzano e Salvatore Prostamo, o soggetti dalla stessa indicati quali Sergio Bagnato e Gennaro Melluso. L’altro episodio citato risale all’anno 2010-2011 quando Prestia sarebbe intervenuto per assicurare l’affidamento del servizio di refezione scolastica – a seguito di gare d’appalto, indette dal Comune – ad una ditta che gestiva il villaggio turistico “Green Garden Club” di proprietà della “San Giorgio snc, ma “in realtà – secondo gli inquirenti – gestito dai boss Antonino Accorinti e Francesco Giuseppe Bonavita”. Un intervento che per i magistrati della Dda è un assist “concreto e significativo” al rafforzamento, alla conservazione e alla realizzazione degli scopi degli Accorinti. Reati che sarebbero posti in essere a partire dal 2010 fino allo scioglimento dell’amministrazione comunale di Briatico per infiltrazioni mafiose.

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