Cultura & Spettacolo

Ritorno a Vibo e partenza per Saturno, di scena l’attore vibonese Dario Costa: l’intervista

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Appuntamento con il talento al Liceo Classico “Michele Morelli”, domani sera, venerdì 13 gennaio, alle 21 in occasione della Notte dei Licei

di MICHELE LA ROCCA

dario costaRitorno a Vibo Valentia e partenza per Saturno con la Fantarca di Giuseppe Berto, il percorso di Dario Costa è in sostanza una ripartenza nella Calabria della cultura e del teatro. Il bravo ed emergente attore vibonese domani sera alle 21,00 sarà di scena nel PalaTenda del Liceo Classico “Morelli” proprio con un reading della favola fantascientifica dello scrittore di Mogliano Veneto che fece di Capo Vaticano la sua patria. Un’opera molto divertente ed ironica, scritta nel 1965, un anno dopo il capolavoro deò “Male Oscuro”. In sintesi l’arca fantastica nel 2160 prende a bordo gli ultimi terroni rimanenti a Capo Vaticano per spedirli su Saturno e così risolvere la Questione meridionale. Ad accompagnarlo le musiche al pianoforte di Chopin e Beethoven del maestro Emilio Aversano.

Perchè Berto e perchè la Fantarca, Dario Costa?
“Quello che mi ha colpito è la modernità dell’opera di Berto: non solo è divertente ma ritengo che sia molto attuale. Nella Fantarca si parla di emigranti, oggi parliamo di migranti, ma alla fine la questione è sempre la stessa. E’ un mondo in evoluzione ma che rimane sempre lo stesso. Si pensi alla guerra fredda tra Russia ed Usa che si ripete in questi mesi, come se cinquant’anni non fossero mai passati. E’ un mondo che guarda al futuro, ma insegue il passato”.

Descriviti in due parole, chi è Dario Costa l’attore?
“Ci provo. Ho iniziato nel mondo del teatro proprio al Liceo Classico di Vibo, per questo ritorno volentieri sul “luogo del crimine”. Poi a Roma ho frequentato l’Accademia di Silvio D’Amico, ed ho iniziato con il teatro, la fiction tv ed anche il Cinema, mi sono specializzato sui classici e mi piace il teatro della parola”.

Oltre il teatro, il cinema: quale film senti più tuo?
“Senza dubbio il film ‘Quella estate felice’, dove ho recitato da protagonista con Olivia Magnani. E’ un film ambientato nella Sicilia degli anni cinquanta, tratto da un’opera autobiografica di Gesualdo Bufalino, ‘Aldo il cieco’, da cui si discosta soltanto nel finale.”

Tra gli attori che hai affiancato, di chi ti resta un ricordo speciale?
“Vittorio Gassman, essere stati sul palcoscenico con lui è stato un vero privilegio. Era per la tv, pochi mesi prima che lui morisse ne ‘Il Mattatore’. Se non ricordo male era il 1999. Aveve una grande carisma e una incontenibile esuberanza, anche se è riduttivo descriverlo così. Rivedendo i suoi film sento di avere in comune una sorte di similitudine umana, un percorso di formazione artistica ed umana che sento mio”.

Prima di questo tuo ritorno vibonese, qual è stato il tuo ultimo impegno teatrale?
“Terra di Nessuno di Harold Pinter per la regia di Cesare Liceni al Teatro Biondo di Palermo. Un’opera di drammaturgia contemporanea.”

Come vedi Vibo Valentia dopo tanti anni dalla tua partenza per Roma?
“Rispetto al 1996, anno in cui la lasciai, la vedo un po’ spenta a livello di socialità, di partecipazione. I ragazzi di allora vivevamo la città in maniera diversa. C’era più vita e un po’ più di voglia di aggregarsi, stare insieme. Eravamo anche più goliardici. Mi rendo conto che è un giudizio che deve fare i conti con la evoluzione dei tempi. Frequentando i ragazzi dei licei, li vedo più maturi rispetto a come eravamo noi. Forse l’uso dei social ha fatto smarrire l’aspetto ludico dello stare insieme. Voglio sperare che rinasca culturalmente e credo che ci siano persone in grado di fare qualcosa di positivo per Vibo che ha tradizioni da onorare e riportare al futuro”. Appuntamento al Liceo Classico “Michele Morelli”, domani sera, venerdì 13 gennaio, alle 21 in occasione della Notte dei Licei.

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