Economia & Società

Auto da corsa costruita dagli studenti dell’Unical sarà esposta nel week end al Metropolis

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La vettura da Formula SAE Aetos, interamente costruita dai ragazzi dell’Unical Reparto Corse, team del Dimeg (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale) dell’Universita’ della Calabria, sara’ esposta per tutto la fine settimana al Centro commerciale Metropolis Rende .

La squadra. “L’Unical Reparto Corse – spiega un comunicato dell’ateneo – e’ un team costituito da studenti dell’Universita’ della Calabria che, grazie al supporto del Dimeg e del prof. Maurizio Muzzupappa, ha come obiettivo quello di progettare e realizzare vetture da competizione”. L’idea scaturisce nel 2005, anno in cui viene costituito il progetto Faster, quando l’allora Unical Racing Team entra in competizione per la prima volta a Balocco (VC), in Piemonte. Si tratta di una competizione internazionale (denominata Formula Sae  Formula Student) organizzata dalla Society of Automotive Engineers (SAE) che, in collaborazione con le associazioni nazionali di ingegneri e tecnici dell’automobile, da’ la possibilita’ agli studenti universitari di tutto il mondo di confrontarsi nel campo ingegneristico. A Balocco – continua la nota – il team porta il progetto di una vettura da corsa, la CAR #321, posizionandosi al secondo posto tra gli 11 team italiani concorrenti, mentre due anni dopo a Fiorano, gareggiando con la prima vettura realizzata battezzata FAIZA, si aggiudica il premio “Best Endeavour” per la qualita’ del compito svolto.

Unical

Il percorso. “Il lavoro degli studenti dell’Unical viene portato avanti nel 2009 con una nuova vettura, Black devil, e con un nuovo nome, Unical Reparto Corse, nome che tutt’oggi identifica il team. Black Devil affronta le rivali nella tappa austriaca di Formula SAE a Melk. Nel 2012 l’URC compete sulla pista di Varano de’ Melegari e ritorna con un primo posto nel Cost Event e con l’autografo sulla carena dell’ingegnere Aldo Costa; la vettura in questione e’ “Anniversary”, su cui oggi e’ installato un simulatore di guida basato sulla Realta’ Virtuale, utilizzato per l’allenamento dei piloti, che e’ stato implementato e collegato alle apparecchiature grazie ad un progetto della 3DResearch, spin off del Dimeg2″.

Il nuovo prototipo. “Due anni dopo, nel 2014, il team – prosegue il comunicato stampa – costruisce un prototipo completamente nuovo, Oneiron, per poi ricominciare l’anno successivo con Daimonios, riuscendo a raggiungere risultati ogni anno sempre piu’ importanti. Il 2016 – prosegue il comunicato – e’ l’anno in cui l’URC concretizza il progetto di Aetos, che in molti particolari mostra la grande maturita’ raggiunta dal team: le carene e gli alettoni, questi ultimi introdotti per il primo anno, sono come sempre realizzati dai ragazzi del Reparto Corse, laminando la fibra di carbonio; e’ implementato un modello di “lap time simulation”, che coadiuva le scelte in campo dinamico ed aerodinamico; il cambio marcia e’ ad attuazione pneumatica con comandi al volante; il sistema sospensivo e’ firmato Ohlins; i cerchi sono in magnesio; supporti e centine sono ottenuti tramite sinterizzazione di polveri metalliche, soluzione portata per la prima volta nella FSAE; plenum e volante sono sinterizzati in nylon-carbonio. Grazie a tutto cio’ e grazie alla passione ed abilita’ dei piloti Aetos, “Aquila” come vuole il greco antico, si piazza tra le prime posizioni in tutte le prove dinamiche, ed arriva terza nel Design Event, prova che vede autorevoli ingegneri del veicolo giudicare l’intero progetto e le scelte adottate nella costruzione della vettura. L’URC consegna cosi’ all’Unical e all’intera Calabria – scrive l’ufficio stampa dell’universita’ – la soddisfazione di una seconda posizione fra le universita’ italiane partecipanti ed una quarta posizione nella classifica generale con le 40 universita’ provenienti da tutto il mondo presenti in gara. L’Unical Reparto Corse rappresenta, quindi, un’occasione per la Calabria e per i suoi studenti: lo e’ per la Calabria perche’ stimola le nuove tecnologie a prender piede e le imprese ad introdurle e a trarne utilita’, e lo e’ per gli studenti che via via si passano il testimone e che di anno in anno vogliono alzare l’asticella per far di meglio nell’ingegneria e che, come ogni anno, imparano a trasformare in materia la passione per cio’ che hanno scelto di perseguire nel loro futuro”. (AGI)