L’iniziativa si terrà a Paola il 14 e 15 gennaio in un convegno dal tema “Criminologia applicata e criminologia profiling”
Dopo le numerose attività investigative condotte dalla Polizia Penitenziaria, da ultimo nell’operazione che in settimana – sotto il coordinamento del Pool Antiterrorismo
della Procura della Repubblica di Roma – ha portato all’arresto di un terrorista tunisino, la Polizia Penitenziaria è proiettata sempre di più verso la sicurezza ed il territorio, questa volta tramite lo studio delle scienze criminologiche.
L’iniziativa si terrà a Paola il 14 e 15 gennaio in un convegno dal tema “Criminologia applicata e criminologia profiling”. Si tratta di un evento unico nel suo genere grazie all’impegno delle associazioni SAPPE ed ANPPE. Tra gli esponenti Salvatore Panaro, il quale rileva come “il sapere genera sicurezza” e con tali presupposti vengono abbracciati i diversi ambiti della criminologia che saranno di utilità a professionisti e studenti oltre che agli esperti agenti della polizia penitenziaria, in quanto quotidianamente a contatto con il pericoloso cosmo criminale e che da qualche anno sono dotati di poliziotti penitenziari che tramite la loro specializzazione scientifica gestiscono a livello nazionale il laboratorio centrale della banca dati del DNA, prezioso archivio utilizzato quotidianamente da tutte le forze di polizia. Il corso sarà diretto da Sergio Caruso, criminologo referente “Criminalt calabria” che si è detto felice di questa collaborazione con il Corpo della polizia penitenziaria: “sarà la prima di tanti progetti insieme”.
