Cronaca

‘Ndrangheta, processo ai Mancuso: percorso ad ostacoli. Chiesto un nuovo spostamento

tribunale-nuovo-vibo-valentia.jpg

L’avvocato di Antonio Mancuso ha presentato un’altra istanza di rimessione per spostare “Black money” a Messina, ma si va avanti e giovedì si torna in aula

Una nuova istanza di spostamento del processo “Black money” contro il clan Mancuso ad altra sede per “grave turbamento esterno e legittimo” sospetto sui giudici del Tribunale di Vibo Valentia è stata presentata dall’avvocato Francesco Stilo, legale di fiducia del Antonio Mancuso. Stavolta si chiede alla Cassazione la sospensione del dibattimento ed il trasferimento del processo al Tribunale di Messina.

L’istanza. La richiesta mette in evidenza la circostanza che un troncone di “Black money” si fonda pure sulle risultanze investigative dei carabinieri del Ros di Catanzaro nell’ambito dell’indagine “Purgatorio”. Una parte di tale inchiesta è stata trasmessa per competenza territoriale e funzionale all’autorità giudiziaria di Salerno in quanto coinvolgeva alcuni magistrati all’epoca in servizio nel Distretto di Corte d’Appello Catanzaro. Tre di questi, coinvolti nell’inchiesta “Purgatorio”, sono stati in ogni caso prosciolti dalle accuse sia in sede penale che disciplinare, mentre per altri due i procedimenti sono ancora pendenti. A parere dell’avvocato Stilo, l’intera inchiesta “Purgatorio”, o almeno il filone concernente i magistrati, avrebbe dovuto essere subito trasferita alla Dda di Salerno per il coordinamento delle indagini appena avuta notizia, dall’ascolto delle intercettazioni, del coinvolgimento di alcuni magistrati. Una parte dell’informativa “Purgatorio” ha poi portato sotto processo gli allora vertici della Squadra mobile di Vibo e un avvocato del foro vibonese accusati a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno nella stessa e rivelazione di segreto investigativo, il cui procedimento è ancora in corso dinanzi al Tribunale di Vibo.

‘Ndrangheta: “Black money”, Cassazione rigetta istanza di rimessione del processo

L’altra richiesta già bocciata. L’istanza, dopo le notifiche alle parti interessate, verrà inviata dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia alla Suprema Corte di Cassazione che dovrà valutare se spostare il processo a carico di 21 imputati accusati di associazione mafiosa, usura, estorsione, detenzione illegale di armi e danneggiamenti. Un’altra istanza di rimessione, presentata da altri legali degli imputati, è stata respinta dalla Corte Suprema. Il 7 febbraio invece la Cassazione si esprimerà sull’istanza di ricusazione di due giudici del Collegio giudicante. Istanza già rigettata dal presidente del Tribunale Alberto Filardo e dai giudici d’Appello.

Rimessione “Black money”, Cassazione: “Diritto di cronaca bene imprescindibile in democrazia

Verso la sentenza. Il pm Marisa Manzini il 30 dicembre scorso ha concluso la requisitoria nei confronti degli imputati chiedendo condanne complessive per 219 anni di carcere. Giovedì inizieranno le arringhe dei difensori.

‘Ndrangheta, processo ai Mancuso: il pm Manzini chiede quasi 220 anni di carcere

Più informazioni