Cronaca

Tentato omicidio a Reggio Calabria: testimone di giustizia scampa ad agguato

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Obiettivo dei killer l’imprenditore Franco Caminiti, miracolosamente sfuggito alla raffica di colpi d’arma da fuoco. Indaga la Squadra mobile

È scampato miracolosamente ad un agguato. Grazie alla prontezza di riflessi e forse a qualche circostanza, inattesa, che ha insospettito i killer datisi alla fuga. Franco Caminiti, imprenditore reggino e testimone di giustizia ha trascorso tutta la notte in Questura, dove ha raccontato agli investigatori della Squadra Mobile, quanto lo ha visto protagonista nella serata di ieri, attorno alle 20:30, al rientro a casa dopo una giornata di lavoro.

agguato-reggio-caminiti-2L’agguato. Aveva varcato il cancello di ingresso al complesso residenziale in cui risiede assieme alla famiglia nella zona sud della città. Neanche il tempo di parcheggiate la sua BMW station wagon di colore blu che si è visto piombare contro una raffica di colpi d’arma da fuoco che si sono conficcati nel montante lato guida e infranto i cristalli posteriori, esplosi ad altezza testa. Caminiti ha fatto in tempo ad abbassarsi, aprire lo sportello e gettarsi fuori dall’abitacolo, per trovare infine riparo sotto la propria autovettura, ad arrestare la corsa nel frattempo sul marciapiede, a pochi centimetri dalla porta di ingresso allo stabile in cui abita. A questo punto – stando al suo racconto – Caminiti, già in passato vittima di un tentativo di omicidio che ha visto coinvolti anche suoi congiunti, ha temuto per la propria vita.

Le indagini. I killer, forse due, hanno deciso di mollare la preda, probabilmente preoccupati dall’arrivo inatteso di qualcuno o dalla presenza delle telecamere di video sorveglianza, puntate proprio sul cortile interno in cui attendevano la vittima. Immagini che sarebbero ora al vaglio degli uomini della Polizia di Stato che stanno indagando nel tentativo di ricostruire l’accaduto.

agguato-caminiti-3Gambiling. Il nome di Caminiti è legato in particolare all’inchiesta “Azzardo” che ha visto condannati con sentenza definitiva i suoi aguzzini che aveva fatto arrestare. Inchiesta che ha avuto poi un seguito con la più recente operazione “Gambling”. Solo pochi giorni fa, il 15 dicembre, era stato vittima di un’altra intimidazione. Ignoti, anche in quel caso, introdottisi nel cortile di casa, avevano segnato con una bomboletta spray colore nero due croci sulla sua autovettura, accanto alla quale furono lasciate anche delle cartucce di fucile, identiche a quelle rinvenute da Caminiti la stessa mattina all’interno della sua cassetta delle lettere. Episodio denunciato ai carabinieri. Così come agli uomini dell’Arma, l’imprenditore reggino si era rivolto neanche 10 giorni prima, il 6 gennaio, dopo essersi vista recapitare, presso il proprio esercizio commerciale, una lettera contenente minacce a quanto pare di morte. Dal 5 agosto scorso, Caminiti non ha più la scorta in quanto le è stata revocata in quanto non ritenuto più soggetto esposto a rischio.

*Foto ReggioTv