Economia & Società

Imprese, nella provincia di Cosenza sono le donne le protagoniste del progresso

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Cresce la presenza delle imprese “rosa”. Circa 15mila quelle gestite dal gentil sesso, ossia il 23 per cento del tessuto imprenditoriale dell’intera provincia

di ILARIA LENZA

Posti storicamente riconosciuti come a “vocazione maschile” finalmente conquistati dalle donne calabresi. In particolare, sono le cosentine le “antesignane” dell’imprenditoria rosa in crescita, in una provincia in cui sono riuscite ad aggiudicarsi uno spazio di tutto rispetto. Circa 15mila infatti le imprese gestite dalle donne nel Cosentino, ossia il 23 per cento dell’intero tessuto imprenditoriale della provincia. Il gentil sesso si è affermato, per il 53 per cento, nel settore del commercio o dell’agricoltura, ma pure in contesti tradizionalmente gestititi dagli uomini, per esempio quello delle costruzioni in cui le donne sono presenti superando, anche se di poco, il dato nazionale. Il trend positivo è stato presentato a Cosenza, nella sede della Camera di commercio, in un’evento in cui sono stati esposti i “numeri” del Rapporto sull’imprenditoria femminile provinciale. A fornire i primi dati, il presidente del comitato imprenditoria femminile, Maria Cocciolo.

Camera-commercio-CosenzaI dati. La presenza femminile nel mondo imprenditoriale si registra dal 2010 in modo più o meno costante, collocando Cosenza tra le province italiane a vocazione “rosa”. Stando ai dati diffusi, la Calabria si piazza nel Paese al decimo posto con 43mila circa imprese femminili, su 102 Camere di commercio quella di Cosenza è al 23esimo posto con 15.756 imprese femminili iscritte al 30 settembre 2016. La ditta individuale è la forma imprenditoriale preferita, stimata al 72 per cento. Il commercio e l’agricoltura i settori maggiormente gestiti da donne, per un totale del 53 per cento, ma è il primo a prevalere sul secondo (il 31,4 per cento contro il 21,65). A seguire le attività di servizi, poi le costruzioni ed il manifatturiero. Nella provincia cosentina, inoltre, le imprenditrici sono prevalentemente italiane, meno del resto del Paese le straniere. Delle 15.756 imprese femminili, infatti, solo 1.295 sono di nazionalità diversa.

La distribuzione. Il fenomeno si distribuisce su 155 comuni, in due dei quali si superano le migliaia di unità di imprese femminili: Cosenza e Corigliano. Dal Report emerge, inoltre, una maggiore concentrazione nelle zone costiere rispetto all’entroterra. Bene anche Acri, Bisignano e San Giovanni in Fiore. Le imprese femminili del settore commercio (4947) sono concetrate a Cosenza, Rende e Corigliano, quelle del settore agricolo (3411)  nella Sibaritide (Corigliano Calabro, Rossano e Cassano allo Ionio) e a Montalto Uffugo, Acri e Bisignano. “E’ indubbio – ha affermato il presidente della Camera di commercio di Cosenza, Klaus Algieri – il forte contributo dato in molte regioni del Mezzogiorno dai più giovani e in Calabria le iscrizioni di nuove attività da parte degli under 35 superano il 38 per cento delle iscrizioni totali di questi primi 9 mesi dell’anno. Anche nella nostra provincia l’incidenza percentuale delle imprese giovanili è superiore alla media nazionale ma il tessuto imprenditoriale femminile, è al contrario guidato principalmente da imprenditrici over 35”. La formazione, quindi, può diventare antidoto contro la crisi, promuovendo l’iniziativa imprenditoriale.

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