Cronaca

‘Ndrangheta: Andrea Mantella ha deposto a Vibo contro Gaetano Soriano

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Il nuovo collaboratore di giustizia vibonese escusso nel processo a carico del 52enne di Pizzinni di Filandari accusato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose

E’ stata la volta del collaboratore di giustizia Andrea Mantella oggi nel processo a carico di  Gaetano Soriano, 52 anni, accusato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose ai danni di un proprietario terriero di Filandari. In particolare, Gaetano Soriano – secondo la Dda di Catanzaro – avrebbe rivendicato il terreno come proprio non permettendo al legittimo proprietario di mettervi piede e neanche di rientrare in possesso della legna lì ammassata e derivante dalla potatura degli alberi di ulivo.

Gaetano Soriano

Gaetano Soriano

Rispondendo alle domande del pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, il collaboratore di giustizia ha spiegato al Tribunale collegiale di Vibo Valentia di aver compiuto la prima estorsione all’età di 12 anni, con la notizia apparsa pure su “Cronaca Vera. Ho vissuto per 30 anni nell’ambiente criminale – ha ricordato Mantella – e mi sono accusato di tanti reati, ad iniziare da tutti gli omicidi che ho commesso sin dall’età di 16 anni, mentre ancor prima e da minorenne avevo compiuto danneggiamenti, estorsioni e gambizzazioni. Ero diventato il pupillo di Carmelo Lo Bianco, detto Piccinni, che mi ha affiliato già a 16 anni al suo clan. Sono stato arrestato il 17 aprile del 1993 e poi scarcerato dopo circa dieci anni”.

leone-soriano

Leone Soriano

I riferimenti ai Soriano di Filandari. “Nel Vibonese – ha riferito Andrea Mantella – i Soriano sono un clan autonomo che comanda su Filandari e Pizzinnni ed è capeggiato da Leone Soriano. Nel marzo del 2005 nel corso della mia latitanza per l’operazione Asterix sono venuto in contatto con Gaetano Soriano. Mi trovavo a Triparni ed avevo dato ordine ai miei seguaci di recintare parecchi ettari di terreno per fare poi delle cause di usucapione per impossessarcene definitivamente. Un mio zio, Domenico Mantella, mi disse che era venuto pure Gaetano Soriano per recintare altri ettari di terreno. Gli mandai alcuni miei ragazzi nella sua officina a vicino Filandari per dirgli che a Triparni c’eravamo già noi e che non era territorio suo. Alla fine ci siamo accordati e sono stato ricompensato da Gaetano Soriano con 50 mila euro”.

Mantella

Andrea Mantella

Giuseppe Mancuso

Giuseppe Mancuso

Mantella e il clan di Pizzinni. Il collaboratore di giustizia ha poi ricordato che Roberto Soriano era fratello di Leone e Gaetano ed è rimasto vittima della lupara bianca a metà anni ’90. “Roberto Soriano era legato al boss Peppe Mancuso ed è scomparso perchè quest’ultimo lo mandava sempre in giro. Nel carcere di Cosenza ho vonosciuto pure il figlio di Roberto Soriano ed il figlio di Gaetano Soriano, due ragazzi entrambi detenuti”. Il riferimento è alla detenzione per l’operazione antimafia scattata nel 2012 e denominata “Ragno” (coordinata dall’allora pm della Dda di Catanzaro Giampaolo Boninsegna con indagini sul “campo” ad opera dell’allora comandante della Stazione dei carabinieri di Vibo Nazzareno Lopreiato). In ordine invece alla contestazione del pm Annamaria Frustaci in ordine all’esistenza o meno del “locale” di ‘ndrangheta dei Soriano (nel verbale Mantella aveva negato l’esistenza, oggi in aula ne ha invece fatto cenno), il collaboratore di giustizia è stato chiaro nel sottolineare che, al di là della denominazione (“locale”, appunto), a Filandari e Pizzinni esiste da tempo “un gruppo mafioso che fa capo alla famiglia Soriano”.

ulivi

Le estorsioni ai contadini. Andrea Mantella ha svelato quindi una vicenda di cui non aveva fatto cenno nei verbali sinora depositati ovvero l’imposizione di estorsioni a Filandari e dintorni da parte di Gaetano Soriano anche ai danni di diversi contadini. “So che Gaetano Soriano cercava tramite l’usucapione – ha dichiarato il collaboratore – di accaparrarsi i terreni soprattutto nelle campagne di Filandari. Alcuni proprietari sono venuti a Vibo da me, da Francesco Scrugli e dal clan Lo Bianco a lamentarsi di ciò, ma noi non potevamo intervenire perchè non era il nostro territorio.

Infine, rispondendo anche alle domande dell’avvocato Giovanni Vecchio (difensore di Gaetano Soriano), Andrea Mantella ha chiarito che alcuni componenti della famiglia Castagna di Rombiolo e Presinaci ed in particolare due ragazzi poi “trovati bruciati in auto sotto il ponte di San gregorio d’Ippona” erano vicini ai Soriano, mentre altri Castagna come Pino Castagna “coinvolto nell’omicidio di un parente dei Soriano insieme a Rosario Guastalegname”, ad avviso del collaboratore darebbero vicini ai Barbieri di Cessaniti ed agli Accorinti di Zungri.

Prossima udienza l’8 febbraio 2017 per sentire due parti private: Filippo Soriano e Vincenzo Soriano. (g.b.)

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