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REFERENDUM | Stop ai comizi, parola agli elettori. Alle urne 1,5 milioni di calabresi

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Si vota dalle 7 alle 23 di domenica. Interessati 288 mila elettori nel Catanzarese,  573 mila nel Cosentino, 430 mila nel Reggino, 133 mila nel Crotonese e circa 128 mila nel Vibonese

Stop ai comizi e parola agli elettori. Saranno 1,5 milioni i calabresi che, dalle 7 alle 23, si recheranno alle urne per rispondere con un semplice “Sì” o un “No” al quesito referendario.

Niente quorum. Si tratta di un referendum confermativo e, dunque, non è necessario alcun quorum: non c’è bisogno cioè che voti almeno la maggioranza degli aventi diritto. Qualunque sia l’affluenza – alta, bassa o media – ad urne chiuse la decisione sarà definitiva, in un senso o nell’altro.

Il quesito. La domanda posta sulla scheda elettorale e alla qualche si dovrà rispondere recita: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”

In Italia. La consultazione referendaria interesserà oltre 46 milioni di italiani (46.714.950 per l’esattezza) di cui 1.344 residenti fuori dal Paese e che hanno optato per il voto in Italia, oltre 3,9 milioni (3.963.580) residenti all’estero e 31.462 temporaneamente fuori dai confini ma che hanno fatto richiesta di voto per corrispondenza.

In Calabria. Gli elettori calabresi chiamati a dire “Sì” o “No” sono in totale oltre 1,5 milioni (1.553.741), 749 mila uomini e più di 804 mila donne. In pratica, quasi il 3,5 per cento degli aventi diritto in tutta Italia. I seggi aperti in regione, invece, saranno 2.414 così suddivisi: 422 nella provincia di Catanzaro, 873 in quella di Cosenza, 699 nel Reggino, 209 nel Crotonese e 211 nel Vibonese. Nel dettaglio, potranno recarsi alle urne, nel Catanzarese 288 mila elettori, nel Cosentino 573 mila, nel Reggino 430 mila, 133 mila nel Crotonese e poco meno di 128 mila nel Vibonese.

Quando e come si vota. La votazione si svolge nel solo giorno di domenica 4 dicembre, dalle 7 alle 23.  gli elettori che allo scadere delle 23 si troveranno ancora nei locali del seggio saranno ammessi a votare. Per poter votare ogni cittadino deve esibire al presidente di seggio la tessera elettorale personale ed un documento di riconoscimento. A quel punto verrà consegnata la scheda contenente il quesito referendario e le caselle del Sì e del No che ognuno potrà barrare con una croce. I documenti di identità da presentare al momento del voto sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie: carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione; tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.

Come votare fuori regione. La legge prevede che possano votare in Italia fuori del comune di residenza solo alcune categorie di elettori, come quelli ricoverati in ospedali e case di cura, militari, naviganti e tutti coloro che prestano servizio al seggio, e cioè i componenti dell’Ufficio elettorale di sezione, le Forze dell’ordine e i rappresentanti di partito e di comitato promotore del referendum, designati dai partiti e dai comitati stessi. Gli elettori che non rientrano in tali categorie possono votare nel seggio di iscrizione elettorale del comune di residenza, usufruendo di agevolazioni tariffarie per viaggi in treno, aereo o nave.

La tessera elettorale. Non bisogna dimenticare la tessera che si rinnova presso l’ufficio elettorale del Comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso l’ufficio elettorale del comune di residenza, al fine di evitare una concentrazione delle domande di rinnovo nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione; l’ufficio resterà comunque aperto per un rilevante lasso di tempo (dalle 9 alle 18) nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle 7 alle 23.