Sono in corso di approvazione i progetti per la realizzazione di tre hospice – a Rogliano, a Vibo Valentia e a Siderno – per un totale di 34 posti letto
In Calabria la rete di assistenza per i pazienti terminali è all’anno zero. Il dato è emerso in tutta la sua drammaticità nel corso dell’inaugurazione della sede regionale della federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) a cui ha partecipato il presidente nazionale nonchè ex ministro della salute Francesco De Lorenzo, il quale ha illustrato l’ottavo rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici.
I dati. I dati presentati hanno infatti offerto un quadro a tinte fosche della situazione regionale, fanalino di coda nella presa in carico del malato oncologico; dato confermato peraltro dallo stesso commissario alla sanità Massimo Scura. La Calabria ha a disposizione 84 posti 
letto in regime di hospice ma sono solo venti quelli realmente attivi: dieci a Cassano allo Jonio e dieci a Reggio Calabria. La circostanza non è secondaria dal momento che l’assenza di strutture capaci di offrire assistenza e cure ai pazienti terminali determina un costo specifico per il servizio sanitario regionale, non solo in termini economici ma anche organizzativi.
I costi. Il presidente De Lorenzo ha infatti affermato che il 50% dei pazienti oncologici viene ricoverato impropriamente nei reparti di medicina generale generando costi esorbitanti per la sanità pubblica e occupando posti letto all’interno degli ospedali riservati alle acuzie. Si stima che la degenza di un malato terminale in ospedale costi mille euro contro i duecento di un ricovero in regime di hospice e i cento in assistenza domiciliare integrata.
Gli hospice. Da qui l’importanza di rafforzare al più presto la rete di assistenza per i pazienti terminali. Il commissario Scura nel suo intervento ha infatti chiarito che sono già 
stati accreditati dieci posti letto all’hospice di Sant’Andrea sullo Jonio e sono in corso di approvazione, ma già finanziati, i progetti per la realizzazione di altri tre hospice (a Rogliano, a Vibo Valentia e a Siderno) con cui si raggiungerebbe la quota di 64 posti letto. (l.c.)
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