Tumori, Aiom: ogni anno 52mila calabresi si curano fuori

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L’Associazione italiana di oncologia medica chiede un intervento urgente alle Istituzioni locali per adeguare il livello delle cure al resto d’Italia e fermare questa fuga dei pazienti

Ogni anno troppi italiani colpiti dal cancro sono costretti a cambiare regione per curarsi, in particolare dal Sud verso il Nord, soprattutto Milano. “Una delle regioni che fa registrare le percentuali piu’ alte – si legge in una nota stampa – e’ la Calabria in cui la disorganizzazione dell’assistenza sta obbligando molti pazienti oncologici a migrare, 52 mila ogni anno. Una situazione molto grave che supera i confini di questa regione e ha un impatto a livello nazionale. L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) chiede un intervento urgente alle Istituzioni locali per adeguare il livello delle cure al resto d’Italia e fermare questa fuga dei pazienti. Per approfondire il problema delle migrazioni sanitarie e proporre soluzione concrete, lunedi’ 21 novembre alle 13.30 a Milano (Starhotels E.C.Ho, Viale Andrea Doria 4, Sala Terra) e’ prevista una conferenza stampa con gli interventi del prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM, e del prof. Vito Barbieri, coordinatore Aiom Calabria e direttore oncologia dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Mater Domini di Catanzaro. Interverra’ anche Massimo Scura, commissario ad acta alla sanita’ della Calabria. (AGI)