Terremoto, il vescovo di Locri: “Ora preghiera silenziosa nelle chiese”

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Attraverso una colletta organizzata nelle parrocchie sono state raccolte 32 mila euro che, attraverso la Cei, saranno utilizzati in progetti ed opere a favore dei centri danneggiati

Le devastanti scosse di terremoto che si stanno verificando in tante regioni italiane, continuano a causare danni alle persone, alle abitazioni e al patrimonio storico. La Diocesi di Locri Gerace, su invito del vescovo monsignor Francesco Oliva, sin dal primo catastrofico sisma che ha colpito Amatrice e i centri vicini, si e’ attivata per portare alle popolazioni interessate il proprio concreto contributo, con la preghiera e con una sottoscrizione. Attraverso una colletta organizzata nelle parrocchie sono state raccolte 32 mila euro che, attraverso la Cei, saranno utilizzati in progetti ed opere a favore dei centri danneggiati. “La terra continua a tremare ed ancora una volta, come comunita’ di fedeli – si legge in una nota della Diocesi – ci sentiamo interpellati da questa grave emergenza. Il vescovo, percio’, si rivolge ai fedeli attraverso una lettera indirizzata ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, affinche’ in ogni parrocchia, nella festivita’ di tutti i santi, si faccia un’ora di adorazione e di preghiera silenziosa davanti al santissimo sacramento”.

La lettera. “Signore – scrive monsignor Oliva – tutto il mondo davanti a te e’ come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?” (Sap. 11, 22ss). Carissimi sacerdoti, religiosi e religiose, il grave sisma, che ha colpito il Centro Italia con tanta virulenza ed ha distrutto case, chiese ed abitazioni, lasciando nello sconforto intere popolazioni, avvertito in varie aree della nostra penisola, sta suscitando in tutti sentimenti di solidarieta’ e di viva partecipazione. Come credenti nel segno della speranza cristiana che ci aiuta a cogliere il senso profondo delle cose e degli eventi della nostra storia siamo invitati ad unirci in preghiera, per invocare dal Signore aiuto e protezione dai terremoti e da ogni calamita’ naturale. Chiedo a voi confratelli sacerdoti, religiosi e religiose, di organizzare in tutte le chiese parrocchiali un’ora di preghiera silenziosa davanti al santissimo sacramento nella giornata dell’1 novembre, solennita’ di tutti i santi, un anno dopo l’alluvione che colpi’ la nostra Locride. L’ora sia fatta di ascolto della parola di Dio, di brevi riflessioni e di preghiera silenziosa. Il Signore – conclude il vescovo – ci aiuti a cogliere questi eventi senza perdere la fiducia nella sua vicinanza e nel suo amore, sapendo apprezzare il dono della vita e di ogni bene che ci concede, anche attraverso un rinnovato rispetto per la natura che ha fatto per noi”. (AGI)

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