Cultura & Spettacolo

Odessa Music Fest, un vibonese rappresenterà l’Italia: è il maestro Pronestì

La tournée dell’artista di Sant’Onofrio prevede una serie di appuntamenti in Ucraina dove il Maestro suonerà anche  il famoso Organo Rieger – Kloss a tre tastiere

C’è anche la Calabria all’Odessa Music Fest, la selezione organistica famosa in tutto il mondo. Ad essere invitato al prestigioso festival internazionale d’organo per rappresentare l’Italia è stato un Maestro vibonese. Si tratta di Salvatore Pronestì di Sant’Onofrio, titolare dell’omonima “Bottega Organaria” per costruzione, manutenzione e restauro di organi a canne. Un artista a tutto tondo con la musica non soltanto nelle mani, ma anche nella testa e nel cuore, fin dai suoi primi anni di vita. L’ ha sentita prepotentemente dentro, l’ha coltivata con amore e la vive come esperienza unica che racchiude un universo indicibile e infinito.

salvatore-pronesti Tra arte e passione. L’organo a canne è lo strumento che gli è più congeniale: lo costruisce e gli dà vita, traendone poi i suoni più emozionanti nei concerti di inaugurazione quasi sempre da lui tenuti e recanti un’impronta personalissima e originale. Le doti artistiche del Maestro Pronestì sono state riconosciute e molto apprezzate ultimamente in Belgio, dove, in una tournée di concerti a Bruxelles e Bruges, in duo con il Maestro Laura Sarubbi, ha offerto al pubblico un repertorio a quattro mani di grande interesse, nonché applauditissime “improvvisazioni” per solo pedale, che hanno chiuso ciascun evento.

Festival internazionale. Ma ciò che gratifica Salvatore Pronestì è l’invito allo stesso rivolto dall’Organizzazione Artistica dell’ ODESSA MUSIC FEST, a rappresentare l’Italia, in apertura del Festival internazionale d’Organo, quale interprete del genere organistico “improvvisativo”. Trattasi di un genere complesso ed estremamente ricco, specifico di alcuni Organisti, i quali hanno l’attitudine e l’abilità di comporre “improvvisando”, di creare uno specifico enunciato musicale mentre lo eseguono, per cui “l’evento musicale diventa vivo, parla un suo linguaggio e comunica sensi relativi alla sua cultura, all’individualità del singolo musicista, permettendo la coesione degli individui e l’appartenenza a determinati Gruppi, Paesi, riti, comportamenti”.

odessa-festivalDal Sacro al “Profano”. Oltre a privilegiare questo aspetto, il Festival di Odessa mette in luce anche l’aspetto per così dire “laico” dello strumento organo, trovando, quest’ultimo, la sua collocazione in molti teatri e sale da concerto (Auditorium) e staccandosi in tal modo dai condizionamenti legati all’ambiente ecclesiastico, dove, in Italia, si è abituati a trovarlo, come unica sede e dove non sempre sono eseguibili trascrizioni di opere e sinfonie a carattere “profano”. Si può così apprezzare lo strumento in una veste diversa da quella liturgica, ma altrettanto importante e valida.

La tournée di Pronestì, che parte da Odessa il 21 ottobre 2016, proseguirà il 24 e il 25 in Khmelnitsky, dove il Maestro suonerà il famoso Organo Rieger – Kloss a tre tastiere, per concludersi in Chernivtsi, il 27 dello stesso mese, con un Concerto, che chiuderà gli appuntamenti ucraini. La società “Dante Alighieri”, curatrice dell’Arte e della Cultura Italiana in Odessa, affiancherà Pronestì nel suo tour artistico e sociale.

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