Cronaca

Si rifiuta di pagare la mazzetta: aggredito presidente Cna Vibo. Pioggia di solidarietà

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Il presidente degli artigiani vibonesi è stato oggetto di una gravissima aggressione a fini estorsivi nel corso dello svolgimento della propria attività imprenditoriale

“Vuoi lavorare qui? Prima mi devi pagare!” sono queste le parole che si è sentito dire il titolare di una ditta di falegnameria di Maierato impegnato in un lavoro a Cessaniti. Vittima della tentata estorsione Giovanni Cugliari, non un artigiano qualsiasi, ma il presidente della Cna, la Confederazione che riunisce tutti gli artigiani vibonesi.

Il fatto. Sabato pomeriggio Cugliari, insieme al fratello, si trovava a Pannaconi, frazione di Cessaniti, nel Vibonese, nell’abitazione di un’anziana per eseguire un sopralluogo per l’esecuzione di alcuni lavori. L’artigiano, parcheggiato il furgone nei pressi della casa della donna, entrava in casa unitamente al fratello nonché collaboratore. Dopo pochi minuti, però, l’uomo, accortosi di aver dimenticato alcuni attrezzi nel mezzo, usciva di casa cogliendo “in flagranza” un giovane che era intento a tagliare un penumatico del mezzo mediante l’uso di un coltello. L’artigiano, ovviamente sorpreso, richiamava l’attenzione del giovane il quale, spalleggiato da due coetanei, si rivolgeva cosi all’uomo” Vuoi lavorare qui? Prima mi devi pagare”.

L’aggressione. Cugliari, ancora sbigottito per le parole appena udite, veniva quindi raggiunto dai tre e colpito con schiaffi e calci al corpo. Attirato dal trambusto, il fratello dell’uomo usciva dall’abitazione ma, notato dai tre giovani, veniva pure lui brutalmente aggredito e colpito alla schiena con un bastone in legno. I malviventi, terminata l’azione, si davano quindi alla fuga facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri della Stazione di Cessaniti, giunti sul posto unitamente ai colleghi di Briatico e a quelli del Norm di Vibo Valentia, dopo aver dato soccorso ai due malcapitati, davano subito inizio alle indagini raccogliendo i primi elementi utili alla ricostruzione dell’intera vicenda. Testimonianze raccolte sul posto, avvalorate da altri preziosi elementi raccolti nell’immediatezza dagli uomini dell’Arma, consentivano di identificare i tre autori del grave atto intimidatorio in: Michelangelo Barbieri di 23anni, Gabriele Mantegna di 27 anni, D.L.L. di anni 26 tutti e tre pregiudicati del luogo.

mantegnabarbieri-michelangeloLe ricerche. Le spasmodiche attività di ricerca andate avanti fino all’alba consentivano di rintracciare per le vie di quel centro il Mantegna ed il Barbieri (nella foto), mentre il D.L.L. risulta ancora irreperibile. Condotti negli uffici del locale comando Stazione, i due sono stati dichiarati in stato d’arresto per i reati di tentata estorsione, lesioni personali e danneggiamento aggravato in concorso. Le vittime dell’aggressione, trasportate nel pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia, hanno riportato lesioni al volto e al corpo giudicate guaribili in 4 e 7 giorni. Si tratta di Giovanni Cugliari, presidente della Cna di Vibo, e del fratello.

cugliariLa Cna fa quadrato intorno al suo presidente. “Tale atto intimidatorio è l’ulteriore conferma – qualora ce ne fosse stata la necessità – di quanto difficile sia svolgere in questo nostro martoriato territorio attività di impresa. E’ la dimostrazione di come l’economia calabrese sia stritolata dalla criminalità con conseguenti pesanti ricadute sulla comunità tutta”. E’ quanto afferma in una nota il direttivo della Cna di Vibo, da sempre impegnata a sostegno degli imprenditori “sani”che operano sul territorio.  “Questi atti, sia chiaro, non indeboliscono l’azione di questa Organizzazione, non la imbavagliano, non la piegano, ma offrono ulteriori stimoli a continuare a lottare in tutte le sedi e a tutti i livelli affinché questo territorio si liberi di quella cultura dell’illegalità che ne frena un concreto sviluppo economico/sociale”.

La solidarietà della Cgil. “Come CGIL esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza al presidente della CNA Giovanni Cugliari e a suo fratello per il grave gesto dell’aggressione subita. Un fatto molto preoccupante, dalle dinamiche inquietanti, che determina una particolare condizione di paura e di insicurezza sociale e lavorativa”. E’ quanto afferma in un comunicato stampa il segretario provinciale della Cgil Luigi De Nardo.  “Stiamo vivendo nel nostro territorio una situazione fortemente compromessa dalla crescente deriva illegale e criminale. È una realtà troppo fragile ed esposta a continui rischi di sopraffazione al crimine, soprattutto in ambito giovanile. Serve, quindi, una forte reazione dello Stato e delle autorità preposte non solo in termini di attività repressive, ma anche con strumenti di sostegno al disagio economico ed alle opportunità di sbocchi occupazionali”.  Per De Nardo bisogna ridare al territorio i fondamentali stimoli per generare gli anticorpi, sociali e civili, atti a reprimere la cultura mafiosa e le sue pericolose forme comportamentali.

La vicinanza del Pd. Esprime indignazione e sconcerto il segretario provinciale del Partito democratico Enzo Insardà. “Si è trattato – afferma – di un episodio gravissimo deplorevole ed esecrabile che merita tutto il biasimo delle forze politiche e della società civile tutta. Un monito assolutamente da non sottovalutare che deve altresì incrementare ogni sforzo da parte delle forze istituzionali al ripristino della legalità nelle nostre comunità.  Ci impegniamo a garantire appoggio e sostegno a qualunque iniziativa che vada a difesa del lavoro contro ogni tipo di mafia”.

La reazione dell’Anpi. “Il vile atto intimidatorio perpetrato nei confronti del presidente del CNA di Vibo Valentia, Giovanni Cugliari, turba la coscienza civile di chiunque abbia a cuore la convivenza democratica della nostra comunità e dell’intero Paese. Occorre resistere alla barbarie: la rassegnazione ci condannerebbe all’ineluttabile degrado. All’amico Giovanni Cugliari ed alla sua associazione va la piena solidarietà dell’ANPI di Vibo Valentia. Che Giovanni non si senta solo: ci troverà al suo fianco nella battaglia per la legalità, la civiltà ed i diritti”.

 

 

 

 

 

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