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Emergenza lavoro e Referendum, Sinistra Italiana in piazza a Vibo

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Giovedì 29 settembre, nel pomeriggio, Sinistra Italiana sarà in piazza Diaz a Vibo Valentia, per ribadire il proprio NO al Referendum e per incontrare i suoi simpatizzanti

“Gli ottantasei milioni di voucher in sette mesi sono l’operazione di legalizzazione di lavoro nero più grande della storia. Il lavoro c’è; sono i diritti, le tutele e la dignità a essere venuti meno, sopraffatti dalla ricattabilità e dai soprusi. E non si può dire di no: se lo si fa si rischia di essere messi sotto da un camion che accelera su ordine del padrone.
Le statistiche sono impietose: un milione di bambini in Italia vive in povertà, 160mila non terminano la scuola dell’obbligo; 800 mila donne in gravidanza vengono licenziate o rinunciano al lavoro perché non ce la fanno a coniugare famiglia e lavoro (lo sa la ministra Lorenzin?). L’ascensore sociale è fermo, la famiglia in cui si cresce fa la differenza tra benessere e povertà”. Lo scrive in una nota la delegazione vibonese di Sinistra Italiana:
“La gente è in sofferenza e non ha rappresentanza; rimangono solo rassegnazione e rabbia – prosegue la nota – che una certa politica, nella quale non ci riconosciamo, cerca di intercettare con slogan, bufale e insulti. Il Governo e l’Unione Europea non si occupano di questa sofferenza; altri invece ci raccontano che la colpa è dei poveri cristi che scappano dalle guerre o dalla miseria, trascinandoci in una guerra tra ultimi che, la storia insegna, non può che portare ulteriori disastri”.

Nostalgia. “Una volta c’era la Sinistra a occuparsi di questi drammi, a dar loro spazio e rappresentanza, trasformando la sofferenza in speranza collettiva e ottenendo apprezzabili conquiste. Sinistra Italiana vuole ritrovare questa natura, costruire il suo ruolo nella società, aprendosi alle forme di lotte che emergono spontanee sui territori: associazioni, comitati, cooperative, sono alcuni dei simboli di un modello alternativo di partecipazione politica, che non trova rappresentanza perché fuori dai linguaggi e dalle pratiche tradizionali”.

Il voto. “Il Referendum costituzionale è una battaglia fondamentale. E’ il Governo ad aver imposto a colpi di fiducia questa riforma ottocentesca, che tra le altre cose elimina il suffragio universale al Senato (dopo averlo eliminato nelle Province); a noi non rimane altra strada che respingere il “prendere o lasciare” e votare NO. Senza pensare di mandare Renzi a casa, né farsi impressionare dai gruppi di potere economici e finanziari internazionali: storicamente il capitalismo non ha mai amato le elezioni libere e democratiche, preferendo trattare direttamente con i Governi “amici” senza sottoporsi al giudizio del popolo. La tesi che la Costituzione e la legge elettorale siano state il freno alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese, e non piuttosto una classe politica e di amministratori che per decenni hanno creato debito pubblico o si sono occupati delle proprie televisioni e dei propri processi, non regge logicamente”.

L’appuntamento. “Giovedì 29 settembre, nel pomeriggio, Sinistra Italiana sarà in piazza Diaz a Vibo Valentia, per ribadire il proprio NO al Referendum costituzionale e per incontrare i suoi simpatizzanti attuali e soprattutto quelli potenziali. Tornare nelle piazze è uno dei propositi del nostro partito, anche se ciò chiede un notevole sforzo organizzativo; invitiamo tutti a all’iniziativa, nostra e dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, nella quale interverranno il parlamentare Alfredo D’Attorre e il professore Saverio Di Bella, già senatore della Repubblica. Al termine del dibattito si terrà la Festa Sociale e della Costituzione, con musica e gastronomia”.

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