Politica

Buoni-libro e rimborsi, a Vibo per le famiglie una trafila infinita

L’avvio dell’anno scolastico è un susseguirsi di disagi per le famiglie anche sotto altri profili. Da anni ormai si ripete il refrain dei buoni-libro. Tra ritardi, rinvii e situazioni contingenti che spesso costringono i genitori degli studenti a spese rilevanti. In molti sono quelli costretti ad anticipare i soldi dei testi al libraio anche nel caso in cui i figli frequentino le scuole elementari. Eppure dagli uffici del Comune si chiarisce che le cedole sono state già emesse. Insomma, se tutto ha funzionato alla perfezione per quale motivo le famiglie devono anticipare le spese? Ebbene, accade da tempo che le librerie non anticipino più come un tempo i soldi. Dal canto suo, l’ente sebbene abbia in bilancio le somme, non può pagare prima che i librai emettano una fattura. In tutto questo a dover sborsare i soldi sono gli acquirenti.

La scuola primaria. Ovviamente, per le scuole elementari si parla di poche decine di euro che diventano molti di più per le famiglie con figli tutti in età da scuola primaria. Così se per qualcuno sono appena 25-30 euro, per altri cittadini possono diventare anche 90-100 euro. Uscite che non tutti sono in grado di sostenere senza affanno. Ma i disagi, in questo caso, non dipendono dagli uffici di palazzo “Luigi Razza”. Gli addetti ai lavori garantiscono che le cedole sono state emesse. Qualche problema è stato registrato per il 2012, anno in cui venne dichiarato il dissesto. Eppure non è rado in questi giorni, assistere a lunghe file di genitori che pagano il dovuto alle librerie cittadine, aspettando di avere il rimborso. Una procedura consolidata, visto che la catena di montaggio dell’editoria non funziona più come un tempo. Nessuno anticipa alcunchè, il Comune esige fattura, dunque, a rimetterci sono i genitori.

La scuola secondaria. Situazione decisamente più critica per le scuole medie e superiori. In questo caso le somme che le famiglie devono impegnare per garantire l’istruzione ai propri figli sono decisamente più elevate e il rimborso non è totale né per tutti. Per quanto concerne gli istituti secondari di I grado, una parte dell’importo verrà restituito con fondi regionali. Gli interessati dovranno produrre una domanda su apposito modello che “verrà fuori nel mese di novembre” con tanto di Isee. Sulla base delle risorse stanziate il Comune provvederà al rimborso. La regola vale anche per il biennio della scuola superiore, mentre per il triennio verranno dati i testi in comodato d’uso alle scuole. Una trafila non sempre semplice né immediata.

 

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