Cronaca

Elicottero a Nicotera, sindaco ammette “responsabilità” per presenza a ristorante

elicottero-nicotera-4.jpg

Il primo cittadino, destinatario di un decreto di perquisizione, conferma quanto evidenziato da Zoom24 e aggiunge di conoscere pure il nonno dello sposo

[banner no]

di GIUSEPPE BAGLIVO

Non si placa l’attenzione sul “caso” dell’elicottero con a bordo due sposini (Antonio Gallone ed Aurora Spasari) atterrato, senza alcuna autorizzazione, il 14 settembre scorso in piazza castello a Nicotera. E sono ancora una volta le parole e le considerazioni del sindaco, Franco Pagano, a tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Indagato per concorso in abuso d’ufficio, il sindaco è pure il destinatario di un decreto di perquisizione dell’abitazione, unitamente ai suoi uffici comunali ed agli immobili nella sua disponibilità. I carabinieri, coordinati dal procuratore facente funzioni della Procura di Vibo Valentia, Mchele Sirgiovanni, hanno pure acquisito diversi telefoni cellulari e computer degli indagati al fine di accertare se la manovra di atterraggio dell’elicottero nella piazza di Nicotera sia stata o meno concordata con i pubblici funzionari del Comune.

franco-pagano

Il sindaco e le sue nuove ammissioni. Sono tuttavia le nuove dichiarazioni del sindaco, Franco Pagano, a tenere “banco” in queste ore. Era stata la nostra testata, Zoom24, a sollevare per prima ed in solitudine la non secondaria problematica delle responsabilità politiche del sindaco Franco Pagano e del vicesindaco Francesco Mollese per aver preso parte alla cerimonia degli sposi recandosi entrambi al ristorante  unitamente alle rispettive consorti (LEGGI QUI: Matrimonio in elicottero a Nicotera: ecco tutti i risvolti politici del caso ).

arena-giletti

Intervistato da un giornalista di Rai 1 per la trasmissione “L’Arena” andata in onda nel primo pomeriggio odierno, il sindaco Franco Pagano parlando della vicenda dell’elicottero atterrato in piazza ha ammesso: “La mia unica responsabilità nella vicenda è quella di aver partecipato al matrimonio recandomi al ristorante”. Un’ammissione di “responsabilità politica” che, in un certo senso, il primo cittadino aveva compiuto pure in una precedente dichiarazione rilasciata ai colleghi del Fatto Quotidiano quando aveva evidenziato di aver fatto al matrimonio solo la propria “presenza“,  aggiungendo di essere andato via “appena possibile. A discuterlo oggi -aveva aggiunto il sindaco – le direi che al ristorante non ci sarei andato”. Tuttavia, le “novità” nelle dichiarazioni del sindaco non finiscono qui. Mentre infatti ai colleghi del Fatto Quotidiano il primo cittadino, Franco Pagano, aveva spiegato di essersi recato al ristorante poichè invitato dai genitori della sposa e di conoscere solo di vista lo sposo, Antonio Gallone, ma di non conoscere il padre di quest’ultimo, Pino Gallone (il cui nominativo compare, pur non essendo mai stato indagato per associazione mafiosa, negli atti dell’operazione “Dinasty” quale soggetto frequentatore di un esponente di vertice del clan Mancuso), nessun cenno era stato fatto al nonno dello sposo, Antonio Gallone.

sindaco Nicotera

Nell’intervista andata invece in onda oggi su Rai 1 all’Arena, il sindaco Franco Pagano ha ammesso di conoscere pure il nonno dello sposo e, quindi, non solo i parenti della sposa. Non è un particolare di poco conto, quest’ultimo, poichè finisce per ulteriormente rafforzare quanto sostenuto da Zoom24 in tema di diretta e grave responsabilità politica del sindaco per essersi recato al ristorante per la cerimonia. Responsabilità che prescinde da eventuali risvolti penali per la storia dell’atterraggio dell’elicottero in piazza.

gallone-antonio-classe-1937

Antonio Gallone (in foto a sinistra), nonno omonimo dello sposo, e che solo oggi il sindaco dice di conoscere (almeno ai giornalisti), non è infatti uno sconosciuto alle cronache giudiziarie. Anni 79, Antonio Gallone – nonno omonimo dello sposo – , detto “U pizzichiju”, pure lui di Nicotera, è stato arrestato nel 2011 per coltivazione illecita di una piantagione di marijuana composta da 113 piante (con notizia data da tutti i mezzi di informazione locali). Per tale fatto, l’1 ottobre 2015 Antonio Gallone, alias “U Pizzichiju”, è stato posto agli arresti domiciliari per l’espiazione della pena (notizia pure questa finita su tutti i mezzi di informazione locali). Un “vizio” di famiglia, a quanto pare, quello della coltivazione illecita di marijuana, visto che lo sposo Antonio Gallone è stato pure lui condannato a 2 anni e 2 mesi dopo essere stato sorpreso dai carabinieri ad innaffiare, in una zona di località Monte Poro, altra piantagione con 600 piante di canapa indiana.

Nicotera-municipio

Oggi lo sposo Antonio Gallone, dopo aver scontato 6 mesi in regime di arresti domiciliari, si trova affidato in prova ai servizi sociali ed è indagato in concorso con il sindaco Franco Pagano, al comandante della polizia municipale Gregorio Milidoni ed al responsabile dell’Ufficio Tecnico, Carmelo Ciampa, per il reato di abuso d’ufficio per la storia dell’atterraggio in piazza dell’elicottero. Una “storiaccia” di cui Nicotera, città dalla storia e dalla cultura millenaria – i cui organi elettivi del Comune sono stati però già sciolti due volte per infiltrazioni mafiose nell’ultimo decennio – avrebbe fatto volentieri a meno. Una “storiaccia” ed uno “scivolone” che di certo si doveva, e si poteva, evitare.

Matrimonio in elicottero a Nicotera: ecco tutti gli indagati e le accuse  (NOMI)

Matrimonio in elicottero a Nicotera: ecco tutti i risvolti politici del caso

Nicotera, bufera sul sindaco. Il Pd infierisce e dimentica che Pagano fu sponsor di Insardà