Terremoto e sicurezza scuole pubbliche, genitore presenta esposto in Procura

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Disporre con urgenza la chiusura in via preventiva delle scuole che non risultino in regola con le norme antisismiche del 2008 per adeguarle con la massima urgenza alle leggi vigenti al fine di scongiurare possibili catastrofi e garantire così il diritto costituzionale all’istruzione in condizioni di sicurezza“. E’ quanto chiede, in un esposto, Luciano Gagliardi, attivista di “Compresi gli ultimi” e genitore, in materia di sicurezza delle scuole pubbliche.

Le preoccupazioni del genitore. “Essendo genitore – si legge nell’esposto – di una bambina che frequenta il plesso scolastico Murmura/Trentacapilli di via S. Aloe, accompagnandola in classe il giorno di apertura delle scuole, 14 set 2016, ho notato che alcuni corridoi interni, proprio di fronte alle classi della primaria, erano interdetti al transito per metà nel senso della lunghezza, tramite una serie di banchi scolastici cui era legato del nastro bianco e rosso, l’intonaco dei soffitti al di sopra della zona interdetta era in pessime condizioni. Preoccupato – spiega – per la cosa ho segnalato il fatto ai Vigili del fuoco, che infatti sono intervenuti per un sopralluogo il giorno seguente. Fortunatamente, già dal giorno successivo al sopralluogo, ho notato che il nastro bianco e rosso era sparito e i soffitti risultavano intonacati di fresco. Sempre la mattina del 14-set-2016 – continua – mi sono quindi recato presso l’ufficio tecnico del Comune di Vibo Valentia dove ho parlato con l’attuale ingegnera responsabile del settore edilizia pubblica alla quale ho chiesto se la scuola Murmura/Trentacapilli rispettasse la vigente normativa antisismica ma lei mi ha detto che si è insediata in quel ruolo da meno di una settimana e perciò non sapeva ancora darmi una risposta. Le ho quindi chiesto chi ricoprisse prima di lei quell’incarico e lei – prosegue – mi ha indirizzato all’architetto Decembrini, nel cui ufficio ho potuto conferire in sua presenza anche con l’attuale assessore ai Lavori pubblici che – sostiene Gagliardi – mi ha spiegato che attualmente il comune ha incaricato un ingegnere dell’Unical per adeguare le scuole vibonesi alle norme antisismiche“, dal momento che molte “sembrerebbero – afferma Gagliardi – non essere in regola con tali importanti normative”.

Terremoto. “Oggi, 19 set 2016, al momento di accompagnare mia figlia – afferma – ho notato che all’interno della scuola vi erano dei calcinacci in terra e che il soffitto, in un punto diverso da quello in cui erano state effettuate le riparazioni oggetto della mia prima segnalazione, risultava privo di intonaco i cui residui si trovavano per terra. Tale circostanza è stata puntualmente verificata intorno alle ore 9 odierne dai Vigili del fuoco, di cui avevo chiesto telefonicamente l’intervento al 115, che, dopo avermi identificato e ascoltato, hanno pure scattato delle foto. La mia fortissima preoccupazione – chiarisce – nasce dal fatto che ho pensato che la caduta dell’intonaco si sia verificata a causa del terremoto verificatosi ieri notte vicino Lamezia le cui scosse sono state avvertite anche a Vibo Valentia. Faccio notare che dopo poche ore dai due eventi sismici in Calabria si è verificato un terremoto di magnitudo molto elevata sulla costa ionica greca, quella che guarda verso la Calabria”.

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