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Catanzaro-Cosenza 0-3, giallorossi contestati. Spader: “Sono a pezzi, ma non scappo” (VIDEO)

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Il tecnico si dice amareggiato per la squadra, la città ed i tifosi, ma allo stesso tempo non molla e va avanti: “Io ci credo ancora”

Un esordio peggiore Giulio Spader non poteva immaginarlo. Dopo 66 anni il Cosenza espugna il Ceravolo ed un’intera città finisce sotto choc. Scoppia la contestazione dei tifosi e siamo ancora alla prima giornata. Dalla curva Capraro si alza il coro “andate a lavorare”, ma il giovane tecnico giallorosso non molla e spiega: «Prendere tre gol su calci piazzati è davvero difficile da commentare. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene il campo, nel secondo volevamo cambiare qualcosa ma dopo il primo gol si è tutto complicato. È venuto a mancare tutto. A me hanno dato la possibilità di allenare della città in cui vivo. Io credo nella squadra, nella città, nei tifosi, sono amareggiato per loro. Sono a pezzi perché ho perso io. Credo nella società, per me c’è un programma, un progetto e io ne faccio parte. Ci chiuderemo a riccio. Sappiamo che non sarà una cosa semplice e nessuno vuole scappare. Per me la squadra è all’altezza di fare un buon campionato. Siamo partiti male e abbiamo dovuto far fronte a tanti problemi. Siamo consapevoli di avere tutta la città contro. Ma io conosco solo il lavoro. Fin quando siamo qui non possiamo fare altro. Solo i risultati dicono se le soluzioni tattiche adottate sono giuste o meno. Col Francavilla sembrava l’unico adatto a questa squadra. Dopo questa gara parleremo con la società anche in merito al mercato. Siamo in 24, tutti nuovi, dobbiamo solo lavorare»

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