Politica

Consiglio regionale, proposta la fusione del comprensorio Spilinga-Ricadi-Joppolo

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Nel corso del consiglio regionale del 1 agosto è stata posta in discussione una proposta di legge relativa alla fusione dei Comuni di Casole Bruzio,  Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. “Intervenendo in aula – ha detto Michelangelo Mirabello – ho sottolineato l’importanza della scelta della fusione di questi piccoli comuni in un’ottica di rafforzamento di identità territoriali importanti che andranno a costituire una importante realtà nello scacchiere calabrese. Nel corso del mio intervento ho voluto lanciare anche l’idea dell’apertura di una discussione approfondita con le amministrazioni, con i sindaci ed i Consigli comunali e con le popolazioni di Ricadi, Spilinga e Joppolo per ragionare sull’ipotesi della costituzione di un unico comune del comprensorio Poro-Capo-Vaticano”.

La riflessione. “Pur rispettando e mantenendo le identità territoriali dei municipi in questione, in effetti – ha sottolineato Mirabello – ritengo sia utile far partire un dibattito che guardi alla maturazione di un percorso unitario che porti al rafforzamento di tre aree territoriali di fatto conurbate che potrebbero così vivere i benefici di una dimensione aggregata sotto il brand internazionale di Capo Vaticano. Coniugare e mettere insieme le bellezze naturali di Ricadi e Joppolo, le ricchezze eno-gastronomiche di Spilinga e del comprensorio del Poro, rendere tre piccoli comuni un’unica e forte realtà politico-amministrativa costruendo un unicum e superando debolezze strutturali oramai insostenibili potrebbe rappresentare un’importante occasione di sviluppo e rafforzamento di un comprensorio che mettendo insieme territori, identità, risorse naturali, prodotti come la nduja, il pecorino del poro e la cipolla rossa
può costruire una dimensione internazionale straordinaria”.

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