Economia & Società

Istat, la Calabria è la regione con la spesa mensile più bassa

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Risalgono i consumi, ma non nella nostra regione. I calabresi continuano ad arrancare e a non spendere. Il top in Lombardia e Trentino

La Calabria è la regione con la spesa media mensile più bassa, inferiore di 1.300 rispetto a quella della Lombardia. Secondo i dati Istat, Lombardia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna sono le regioni con la spesa media mensile più elevata (rispettivamente, 3.030,64, 3.022,16 e 2.903,58 euro) mentre in Calabria si ferma a 1.729,20 euro. Forti differenze contraddistinguono anche le famiglie di laureati, che spendono 3.383,05 euro, il doppio rispetto alle famiglie con licenza elementare o nessun titolo di studio.

Differenze strutturali. E’ uno studio nel quale comunque permangono le differenze strutturali sul territorio nei consumi delle famiglie italiane, legate ai livelli di reddito, ai prezzi e ai comportamenti di spesa, con i valori del Nord più elevati di quelli del Centro e, soprattutto, di Sud e Isole.

Spesa media mensile. Nelle città metropolitane la spesa media mensile è di 2.630,73 euro, nei comuni periferici delle aree metropolitane e nei comuni sopra i 50mila abitanti è di 2.539,47 euro e negli altri comuni fino a 50mila abitanti è di 2.436,38 euro. Nelle città metropolitane si destinano quote di spesa più elevate all’abitazione e ai servizi ricettivi e di ristorazione. Le famiglie di soli stranieri spendono in media 1.532,66 euro al mese, circa 1.000 euro in meno di quanto spendono le famiglie di soli italiani (anche se queste ultime hanno in genere dimensioni più contenute). Più della metà della spesa delle famiglie di soli stranieri (54,1%) è destinata a prodotti alimentari e bevande analcoliche e ad abitazione, acqua, elettricità, gas e combustibili (al netto degli affitti figurativi); questa quota è del 29,1% per le famiglie di soli italiani.

Chi spende di più. La spesa media mensile è molto eterogenea al variare del titolo di studio: ammonta a 3.383,05 euro per le famiglie con persona di riferimento laureata o con titolo di studio superiore alla laurea, circa il doppio rispetto a quella delle famiglie la cui persona di riferimento ha la licenza elementare o nessun titolo di studio. Tra le famiglie di occupati dipendenti la spesa media mensile è pari a 2.321,50 euro se la persona di riferimento è operaio e assimilato, sale a 3.124,56 euro se è dirigente, quadro o impiegato. Tra gli occupati indipendenti, la spesa media mensile è di 3.585,20 per imprenditori e liberi professionisti e di 2.733,88 euro per gli altri lavoratori indipendenti.