Cronaca

‘Ndrangheta: operazione “Costa pulita”, ecco l’elenco di tutti i beni sequestrati

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“Sigilli” al patrimonio milionario ritenuto dalla Dda di Catanzaro riconducibile ai clan colpiti ieri dall’inchiesta antimafia. Diversi i beni “sotto chiave” a Briatico

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di GIUSEPPE BAGLIVO

E’ un lungo elenco quello dei beni sequestrati nell’ambito dell’operazione “Costa pulita” che ha colpito i clan Accorinti di Briatico, Il Grande di Parghelia, Mancuso di Limbadi e Nicotera e La Rosa di Tropea.

Briatico Eolie

In particolare, sotto sequestro sono finiti: 6 autobus di varie marche; l’intero capitale sociale (pari a 10 mila euro) della società “Briatico Eolie” con sede a Briatico in via Matteotti intestato per il 50% a Claudia Barbuto, ma per la Dda di Catanzaro “di fatto riconducibile congiuntamente ad Accorinti Antonino ed a Bonavita Francesco Giuseppe”, e per il 25% alla Horacle srl, ma di fatto per gli inquirenti “riconducibile congiuntamente ad Accorinti Antonino e Bonavita Francesco Giuseppe”. L’altro 25% del capitale sociale è invece intestato a Filippo Niglia, anche lui indagato. Oltre alla società “Briatico Eolie” è stato sequestrato tutto il compendio aziendale costituito dalla motonave “Imperatrice” e da otto autoveicoli.

Sequestro anche per l’intero capitale sociale pari a 10 mila euro della “Horacle srl”. La società ha sede legale nella zona industriale di Porto Salvo ed è intestata per il 50% a Greta Accorinti (ma di fatto riconducibile al padre Antonino Accorinti) e per il 50% a Giuseppe Armando Bonavita, ma di fatto per gli inquirenti riconducibile a Francesco Giuseppe, detto Pino, Bonavita. Fra i beni del compendio aziendale che è stato sequestrato figura un’Alfa Romeo e la motonave denominata “Etica”.

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Sequestro poi per un appartamento di Briatico in località “Piana di Vadi” intestato a Francesco Zungri ma “di fatto riconducibile ad Antonino Accorinti” ed altro appartamento in località “Panoramica Cocca” intestato a Gennaro Melluso ma di fatto riconducibile ad Antonino Accorinti. Sequestro anche per le quote societarie, del valore nominale di 5.100 euro, pari al 51% del capitale sociale della “S.i.c.a.m. srl” con sede legale a Briatico su corso Regina Margherita, con il 13% delle quote intestate all’imprenditore di Briatico Giuseppe Granato (indagato). “Sigilli” anche all’intero capitale sociale, pari ad oltre 15 mila euro, della “San Giorgio snc di Fasolis Lucia Maria & c.” con sede a Briatico in località San Giorgio, intesta per un terzo ciascuno a Lucia Maria Fasolis, Saverio Sergi e Carmela Napoli, ma per la Dda “di fatto riconducibile a Accorinti Antonino, Pino Bonavita e Sergi Saverio”. Fra il compendio aziendale di tale società figura il villaggio “Green Garden” che è stato sequestrato al pari di 26 unità abitative a Briatico e due terreni a Zambrone in località “Crita”. 

Sequestro, quindi, pure il capitale sociale (15 mila euro) della “Gest hotel Sud srl” con sede a Briatico in località San Giorgio intestato interamente a Georgian Dan “ma di fatto riconducibile ad Antonino Accorinti, Pino Bonavita e Sergi Saverio”.

Sequestro per il complesso di beni costituenti il patrimonio della ditta individuale “RL Costruzioni di Russo Leonardo” con sede a Longobardi (frazione di Vibo) in via Roma intestata a Leonardo Russo “ma di fatto riconducibile – evidenzia la Dda – anche a Melluso Leonardo”.

Martina motonave

Sequestrato pure il capitale sociale (2 mila euro) della “Briatico Navigazione srl” con sede a Briatico in via Matteotti intestato a Martina Accorinti, Holmo Marino (attuale consigliere comunale al Comune di Pizzo Calabro), Antonino Accorinti, Sergio Bagnato (ex consigliere comunale al Comune di Briatico) “ma di fatto interamente riconducibile ad Antonino Accorinti”. Fra il compendio aziendale sequestrato figura la motonave “Martina”.

Il complesso dei beni ( sequestrati) costituenti il patrimonio della ditta individuale “Granato Giuseppe” (impresa costruzioni San Leone) con sede a Briatico in località “San Giacomo” comprende: un fabbricato in località “Solaro” di Briatico costituito da 6 box auto e 9 appartamenti, un appezzamento di terreno in località San Giorgio di Briatico, un appezzamento di terreno a Brtiatico in località “Brace 2”, un terreno con fabbricato rurale a Briatico in località “Piana San Leo”, un terreno in località “Piana di Vadi” a Briatico, un mini-appartamento ubicato in un complesso residenziale di Zambrone in località Crita, quattro autocarri.

Lungomare Briatico

Infine, sequestro per l’unità da diporto denominata “Sub Sea Explorer” intestata a Francesco Marchese, e l’intero capitale sociale (pari a poco più di 10 mila euro) della “Green Beach snc di Bonavita Giuseppe Armando ed Accorinti Antonio” con sede a Briatico in viale della Vittoria, “di fatto riconducibile ad Accorinti Antonino e Pino Bonavita”. Il compendio aziendale sequestrato comprende due locali sul lungomare di Briatico, quattro terreni in località “Ponte” di Briatico, un fabbricato rurale nella stessa località e un terreno in località San Giorgio.

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