Cronaca

Vibo, la Provincia non ha i soldi per coprire le buche: ci pensano gli albergatori di Tropea

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L’associazione degli albergatori tropeani fornisce all’Amministrazione provinciale il bitume per rattoppare la 522, la principale arteria del turismo vibonese

Asalt sta per associazione albergatori di Tropea. E’ partita proprio da loro l’ultima, originale, iniziativa: rattoppare a proprie spese le strade della provincia di Vibo Valentia ed, in particolare, quelle attraversate dai turisti. Prima fra tutte la 522 che collega Pizzo con Tropea e che in estate è l’arteria del turismo per eccellenza.

Mano al portafoglio. Gli albergatori tropeani hanno deciso di mettere mano al portafoglio e, in collaborazione con un’imprese del posto, hanno fornito all’Amministrazione provinciale il bitume necessario a coprire le buche e a sistemare le strade. “Non potevamo più tollerare – denunciano – lo stato di totale abbandono della principale strada di accesso a Tropea e, tutti insieme, abbiamo deciso di intervenire per renderla un minimo più sicura e presentabile. Numerose le lamentele dei nostri ospiti, molti dei quali costretti a ricorrere all’intervento di un carro attrezzi, che basiti per le condizioni della viabilità in generale, hanno poi mugugnato alla richiesta del versamento della tassa di soggiorno”.

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Tutela dell’immagine. Duplice l’intervento: a tutela della sicurezza dei cittadini, dei residenti e degli ospiti nelle varie strutture turistiche e alberghiere, ma anche a tutela dell’immagine di Tropea. “Le pessime condizioni in cui versano le nostre strade – lamentano gli albergatori – rischiano di compromettere il risultato di una faticosa attività di promozione del territorio per la quale investiamo centinaia di migliaia di euro. Siamo perfettamente consapevoli della modestia del nostro intervento, tuttavia, siamo altrettanto coscienti di quelli che sono i doveri di chi amministra la cosa pubblica e gestisce quei servizi che, a fronte del versamento delle tasse, ci dovrebbero essere garantiti. A scanso di equivoci, il riferimento è al governo centrale che, oltre ad aver messo in ginocchio le Amministrazioni dei piccoli comuni, col pasticcio delle Provincie ha inferto un colpo mortale soprattutto al territorio provinciale vibonese”.