Politica

Il Pd vibonese, le sezioni chiuse e il tesseramento controllato

mirabello-e-soriano.jpg

Strali pesanti lanciati dal segretario cittadino del capoluogo Stefano Soriano e indirizzati in più missive ai vertici romani del partito. Renzi e Guerini in primis

Anni ed anni di risposte vanamente attese, di soprusi perpetrati, di silenzi e di emarginazione. Per gli iscritti del Partito democratico vibonese, si chiude col botto l’era Mirabello. Non oltre una settimana addietro il segretario provinciale ha inviato al segretario regionale le sue definitive dimissioni. Neanche il tempo che la notizia si diffondesse ed ecco, ora che il dado è tratto, emergere i primi dissidi, le prime lettere di una lunga serie nella quale si denunciavano anomalie e illiceità per usare degli eufemismi.

Le lettere. Il resoconto sui dissidi e le lotte intestine viene fuori  in alcune missive inviate alle massime autorità democrat ( da Renzi a Guerini, passando per Orfini e Magorno) dal segretario cittadino del capoluogo Stefano Soriano che parla di “un tesseramento con altissima probabilità farlocco riferito al 2015″  riaperto nelle ultime settimane di gennaio a tempo abbondantemente scaduto.  “In provincia – ha attaccato Soriano –  i circoli, nella maggior parte, esistono solo sulla carta e sono serviti a far sì che si gestisse potere negli anni all’interno del Pd. Vi sono quindi sezioni inesistenti, spesso e volentieri ubicate in case private ed iscritti il cui unico scopo è quello di fare numero”. Per non parlare di gente “a cui non è permesso di iscriversi perché politicamente avversa”. O meglio, perché non acquiescente ai diktat della nomenclatura. Il dirigente denunciava clamorosamente la sua personale impossibilità di iscriversi al Pd. Un partito “i cui luoghi di partecipazione politica sono stati mutati in luoghi virtuali dove si gestiscono le sole tessere”. Con la gente relegata ai margini e costretta al “al distacco” o in alternativa “all’asservimento al signorotto di turno che di tanto in tanto elargisce quell’assistenza che serve a garantirgli in futuro quel pacchetto di voti utile alla sola poltrona ma che al territorio non lascia nulla”. Un appello forte, concluso dalla richiesta di evitare che cadesse nel vuoto. Richiesta inutile…ovviamente

 

 

Più informazioni