L’INTERVENTO | La disperazione degli operai e l’insolito buffet

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Una riflessione a 360 gradi sui lavori dell’aula conclusi senza quasi un nulla di fatto, in un clima di giubilo e festeggiamenti tra maggioranza e opposizione.

“La seduta consiliare del 25/01 è iniziata tardi, è finita tardi, ed ha spazzato via, in brevissimo tempo, l’accorata invocazione della minoranza al Sindaco, perché desse seguito alle (incaute ma certo a lui utili) promesse, fatte ai 13 lavoratori rimasti fuori dall’accordo, nel passaggio dalla vecchia alla nuova società per la raccolta dei rifiuti. E’ incredibile con quale velocità (5 minuti) tutti i consiglieri di maggioranza abbiano raggiunto l’unanimità nel respingere la discussione immediata del problema cosa che ci induce a pensare che tutti loro siano dotati di capacità di analisi, conoscenza e onestà intellettuale che a noi modesti mortali, in permanente conflitto con il dubbio, certamente mancano. Per un momento c’era sembrato che volessero prendere per la gola, con cannolicchi alla crema e frizzantini, gli operai che cercavano di fare pressione con la loro presenza – mi aspettavo perlomeno la solidarietà di tutti gli altri loro ex colleghi più fortunati che il posto di lavoro lo hanno conservato -, ed invece sono stati amabilmente presi per il …. Fondelli. Per la cronaca, con l’insolito (inopportuno?) buffet si festeggiava la nascita delle due bimbe di una consigliera.

Le strisce in piazza Municipio. Un’altra interessante e ben posta interrogazione, presentata dal cons. A. Lo Schiavo, chiedeva chiarimenti sulla scelta di zebrare con strisce bianche piazza Martiri d’Ungheria, rendendola di fatto e definitivamente un parcheggio. Personalmente ricordo l’ex assessore De Filippis anticipare con orgoglio, che sembrava onesto, la sua determinazione a restituire all’infanzia lo spazio, depredato da altri barbari alla scuola Don Bosco facendone parcheggio, anche – aggiungeva – a costo di arrivare allo scontro all’interno della sua coalizione, ma è evidente che così non è stato. Anche questo appello a non portare ancor di più all’estremo la distanza con altre comunità, loro sì civili, è velocemente caduto nel vuoto, e questa ottusa insensibilità ci condannerà a ricoprire stabilmente gli ultimi posti nelle classifiche che analizzano i livelli di vivibilità delle città italiane. Questa scelta viene così giustificata da una portavoce della Giunta: il parcheggio serve alle mamme che accompagnano i figli a scuola, ai negozianti, ai dipendenti comunali (una esigua minoranza rispetto ai pedoni potenziali fruitori), ma solo in via provvisoria in attesa di costruire megaparcheggi in prossimità della piscina e dello svincolo autostradale. Allora sì che per le mamme, i commercianti, i dipendenti sarà comodo arrivare in piazza!

Botta e risposta. Una bella domanda è stata opportunamente rivolta, in forma di interrogazione, dal cons. G. Russo all’ass. Bruno Cutrì. Gli veniva chiesto di meglio esplicitare le sue pesanti accuse nei confronti del Sindaco e sulla allegra gestione e gli appalti poco chiari dei sistemi informatici del Comune. La buona notizia è che Cutrì una voce ce l’ha e, per di più, è in grado di dire. Egli ci ha infatti, con pregevole lessico, intrattenuto con una lezione magistrale sulla “cibernetica applicata alla supercazzola con scappella mento informatico”. In quanto a parlare , c’è sembrato piuttosto reticente, Ci farà meglio sapere più avanti.

L’opposizione. Non posso non riconoscere un sincero apprezzamento per il comportamento complessivo della minoranza. Non altrettanto, per quello della maggioranza, che, se non fosse stato per l’emendamento della cons. Mercatante, il suo sarebbe stato un comportamento grassamente condito da ignavia ed accidia. Infatti, su quest’ultimo argomento: non autorizzare la sosta a quei circhi che non hanno i requisiti per la corretta detenzione degli animali, si colloca l’ottima interrogazione dei conss. Lo Schiavo e Pelaggi, dettagliatamente arricchita con l’emendamento, appunto della consigliera di maggioranza che hanno portato all’approvazione della stessa interrogazione. Unica nota stonata gli argomenti contrari, confusi e sconclusionati, con i quali esternava la sua disapprovazione il cons. Contartese che riteneva l’argomento trattato pura perdita di tempo. Io vorrei, invece, aggiungere che l’ingresso in Consiglio di problematiche alle quali spesso non è attribuita la giusta attenzione, ma che hanno invece una valenza etica e un riconoscimento universale, va inteso come un inizio che possa portare a brevea discutere anche di: anagrafe canina, sterilizzazione, randagismo, canili ed altro. In quanto a Costa è sicuramente stanco”!

di Rocco Tripodi, cittadino vibonese

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