IL REPORTAGE | Carcere di Mileto, l’eterna incompiuta

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L’amministrazione guidata da Vincenzo Varone aveva proposto di  dare una destinazione all’area in questione e di evitare che un’opera costata ai contribuenti diversi miliardi  fosse persa per sempre

Gli appelli sulla struttura carceraria mai completata di località “Zimbarda” si susseguono, ma nulla succede. L’edificio, spoglio di ogni cosa, comprese porte e finestre, di cui si sono impossessati i soliti ignoti, nonostante le denunce e le inchieste giornalistiche continua infatti a rappresentare uno dei simboli dell’Italia sprecona che negli anni delle vacche grasse ha speso i soldi dei contribuenti in opere puntualmente mai completate.

La storia. La struttura era nata sulla scorta del piano carceri che prevedeva negli anni Settanta la nascita delle case mandamentali nei luoghi in cui avevano la propria sede le preture. La casa mandamentale di Mileto era destinata, secondo gli intendimenti, a dare vitalità all’economia locale e a contribuire ad alleviare il sovraffollamento delle carceri. Propositi davvero positivi che avevano accesso più di una speranza ma che poi non si sono mai concretizzati. Nel nuovo edificio, che è costato diversi miliardi delle vecchie lire, avrebbero dovuto trovare ospitalità circa 80 detenuti. Era stato anche previsto l’anno della sua inaugurazione: il 1991. Ma non il resto, ovvero gli ostacoli della burocrazia, i contenziosi, le normative,  l’assenza di una seria programmazione.  

Lavori mai conclusi. Tra le cause che hanno determinato il mancato completamento della casa mandamentale di Mileto figurano l’abolizione delle sedi delle preture, di cui hanno preso il posto nei primi anni Novanta, gli Uffici del Giudice di Pace a sua volta poi cancellati in diverse realtà, tra cui Mileto, nonchè il contenzioso durato diversi anni tra la ditta esecutrice dei lavori  della struttura penitenziaria e il direttore della stessa impresa. Uno scontro al “vetriolo” che solo negli anni duemila è stato finalmente appianato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute.  

La grande incompiuta. Tempo fa si era pensato di adibire la struttura per una serie di progetti incentrati sopratutto nei campi del sociale e dell’istruzione. L’ultimo atto ufficiale, di cui si è a conoscenza,  è quello dello scorso anno del Consiglio comunale che ha deliberato di acquisire al patrimonio dell’ente l’immobile di località Zimbarda definito “la grande incompiuta di Mileto”. L’istanza per ottenere i locali dell’ex carcere era stata prodotta nel  2010 dall’amministrazione Varone e nell’estate del 2014 era giunto, finalmente, il parere positivo al trasferimento dell’immobile da parte del demanio. Era, quindi, seguita la decisione del civico consesso di acquisire l’immobile al patrimonio comunale, con l’idea di avviare qualche progetto, nell’area in questione, utile alla comunità. All’amministrazione Crupi, ora il compito di dare una destinazione all’area in questione ed evitare, quindi, che un’opera costata ai contribuenti diversi miliardi di lire venga persa per sempre.

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