Politica

Sanità, ecco chi sono i nuovi direttori generali delle Asp calabresi

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Per dodici anni sindaco di Savelli nel Crotonese, Angela Caligiuri è il nuovo dg dell’Azienda sanitaria di Vibo, prima donna in assoluto a ricoprire questo incarico 

di TONINO FORTUNA

Le attese erano state ben altre. In pochi avevano messo in conto l’effetto sorpresa. Il governatore, invece, è rimasto in silenzio. E soltanto dopo aver valutato ogni possibile scenario, sul finire dell’anno, ha calato gli assi.  Le nomine dei nuovi direttori generali delle Asp e delle Ao calabresi, giunte dalla Cittadella, non seguono un unico filo conduttore, ma sono figlie di un metodo vecchio e consolidato nel tempo in virtù del quale la politica continuerà a menare le danze nel settore che assorbe il 63% del bilancio regionale.

Metodi diversi.  Viene privilegiata un po’ dappertutto la territorialità. Da Cosenza a Reggio Calabria, passando per Catanzaro e Crotone. Dappertutto tranne che a Vibo Valentia, dove il nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale è Angela Caligiuri, negli ultimi anni alla guida del distretto sanitario di Crotone. Il puzzle verrà completato a breve con la nomina del direttore sanitario e del direttore amministrativo. Postazioni attualmente appannaggio di Michelangelo Miceli e Francesco Procopio. Solo allora sarà possibile tirare le somme.   Al momento si impone la dura lex del presidente della Regione che, comportandosi un pò da uomo solo al comando della nave, forse intende in questo modo evitare che si acuiscano gelosie e tensioni tra opposte fazioni all’interno di un Partito democratico vibonese, già abbastanza dilaniato dalle guerre precongressuali per mettere altra benzina sul fuoco.

Storie di appartenenza. L’unica donna dg, per l’appunto,  è Angela Caligiuri. A prescindere dal fatto che si tratti di un medico, quindi, di un addetto ai lavori, non possono non risaltare alcuni dettagli inerenti la vita politica del neo-commissario dell’Asp di Vibo. Angela Caligiuri, classe 1955, è originaria di Savelli, centro pedemontano del Crotonese di cui è stata sindaco per il centrosinistra ( spesso formato civico) ininterrottamente tra il 1996 e il 2008. A cavallo di oltre due lustri, il popolo le aveva conferito tre distinti mandati: il primo tra il 1996 e il 1998, quello successivo tra il 1998 e il 2003 e l’ultimo tra il 2003 e il 2008.  Dal primo agosto di quello stesso anno venne nominata alla guida del distretto sanitario di Mesoraca e poi di quello di Crotone.  Angela Caligiuri non è solo l’unica rappresentante del gentil sesso tra i cinque nuovi dg, ma è anche la prima donna direttore generale nella storia dell’Asp di Vibo, dal momento che tanto Alessandra Sarlo quanto Maria Bernardi avevano esclusivamente ricoperto il ruolo di commissario straordinario.

Malumori. Da capire, adesso, come reagiranno i principali azionisti del Pd in provincia che in cuor loro avrebbero pensato di ottenere riconoscimenti  al momento non arrivati. Rimangono a bocca asciutta, almeno per ora, infatti, Bruno Censore e Michelangelo Mirabello. Quest’ultimo, presidente della commissione Sanità in Consiglio regionale. Da capire se si rifaranno, come è possibile, con le nomine del direttore sanitario e amministrativo.

Qui Cosenza. Se a Vibo la politica locale viene messa al momento temporaneamente in un cantuccio dal governatore che vuole evitare altre tensioni nel partito, dopo quelle legate al tesseramento, non si può dire che la stessa cosa sia avvenuta a Cosenza. Alla guida dell’Azienda sanitaria  bruzia viene nominato Raffaele Mauro, medico legale,  dirigente dell’Asp e prima ancora delle ex Asl nel 1981. Uno di quelli che indubbiamente conoscono il funzionamento della complessa macchina. Nel curriculum di Mauro, anche un paio di contratti universitari.  Ma al di là dei “tituli”, potrebbe aver contato parecchio la sua vicinanza  al gruppo dei Riformisti del Partito democratico che in Calabria ha come riferimenti Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio.

Nel segno della continuità. Le Asp di Vibo e Cosenza fanno storia a sè e voltano pagina. Decisamente diverso il criterio utilizzato dal governatore altrove. All’azienda ospedaliera di Reggio Calabria e all’asp di Catanzaro vengono promossi dg Frank Benedetto e Giuseppe Perri, all’Azienda ospedaliera di Cosenza Achille Gentile.  A Crotone resiste Sergio Arena.

La reazione. “L’obiettivo dell’esecutivo – ha commentato il presidente della Regione –  è quello di mettersi alle spalle una fase di instabilità ed aprirne una nuova all’insegna della stabilità”. A giudizio di Oliverio, sono stati valorizzati ” il merito ed i buoni risultati conseguiti dai manager sanitari, dando stabilità al Servizio sanitario regionale. Sono convinto  – ha chiosato il capo dell’esecutivo – che una sempre più stretta collaborazione tra le Aziende sanitarie ed ospedaliere ed il dipartimento regionale per la Tutela della salute sarà un positivo strumento per il miglioramento dei servizi ai cittadini e per la razionalizzazione del Servizio sanitario regionale”.